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Lavori in corso sui torrenti del Valdarno. Interventi per un milione e 150 mila euro

Lavori in corso sui torrenti del Valdarno per garantire la sicurezza idraulica in vista del prossimo autunno. Circa un milione e 150 mila euro saranno spesi per gli interventi programmati dal Consorzio Alto Valdarno sul reticolo idrografico del comprensorio “intensamente popolato e sede di grandi insediamenti produttivi e di importanti infrastrutture dove la parola d’ordine – commenta Paolo Tamburini, presidente del Consorzio – non può essere che prevenzione”.
A settembre si interverrà del Fosso Reale, del torrente Val di Lago, del Borro Rosso, dell’Ornaccio e del Dogana nel comune di Montevarchi e verso San Giovanni del Borro al Quercio, con la riprofilatura della sezione idraulica, per eliminare i sedimenti che si sono depositati e che impediscono un corretto scorrimento dell’acqua e del Borro della Madonna, già sottoposto nel 2017 a un radicale restyling.
Entro il mese apriranno i battenti i cantieri per la manutenzione dei Borri delle Ville, del Tasso e della Rigiaia. “Si tratta di un lavoro importante per la sicurezza del territorio, che prevede – prosegue Tamburini – anche opere di movimento terra finalizzate alla rimozione dei sedimenti accumulati all’interno dell’alveo, esattamente come quello che sarà realizzato sul Borro dello Spedaluzzo a Montevarchi”.
Operai già al lavoro da settimane sul Borro della Cervia, sul Vacchereccia e sul San Cipriano nel comune di Cavriglia per gli sfalci e i tagli selettivi delle piante, che in caso di precipitazioni consistenti potrebbero trasformarsi in un pericoloso ostacolo, e sull’Ambra e i suoi affluenti nel comune di Bucine per la manutenzione annuale delle sponde, della vegetazione, il ripristino delle arginature e la “cura” delle casse di espansione.
E’ ormai in fase di completamento la sistemazione del Ciuffenna e dei suoi affluenti, dell’Agna e del Torrente Faella nei comuni di Loro Ciuffenna, Terranuova Bracciolini e Castelfranco – Piandiscò.
Infine l’Arno. Dopo la sistemazione di una porzione consistente del tratto sangiovannese, il Consorzio si dedicherà all’argine leopoldino nei tratti considerati prioritari e concordati con la Regione Toscana attraverso il Genio Civile Valdarno Superiore.

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