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I numeri del commercio in Valdarno. Montevarchi e San Giovanni fanno la parte del leone

Un’azienda su due in Valdarno appartiene al terziario, ovvero ai settori commercio, turismo, servizi e professioni. Un quadro emerso dagli ultimi dati camerali, riferiti al secondo trimestre del 2018 e commentati con orgoglio dalla Confcommercio. Negli ultimi quattro anni il numero delle imprese del commercio è rimasto pressoché invariato. Erano 1.831 nel 2014 e sono 1.823 nel 2018. Un dato importantissimo, se si pensa alla crisi che ha colpito anche il territorio valdarnese. Oltre il 43% delle attività è ubicato nei comuni di Montevarchi e San Giovanni Valdarno. In termini assoluti, ve ne sono 1.475 a San Giovanni Valdarno e 2.276 a Montevarchi, dove negli ultimi cinque anni ha registrato segno positivo perfino il commercio (dalle 556 aziende registrate nel 2014 alle 564 del 2018) oltre ai comparti del terziario, già segnalati. Sembra invece vivere un momento un po’ meno brillante San Giovanni, dove a parte agenzie di viaggio (+4), servizi di informazione (+5) e attività assicurative e finanziarie (+9), in lievissima crescita, il resto dei comparti – dalla produzione al commercio – chiude con il segno meno.
“Dal punto di vista commerciale il Valdarno aretino è considerato più appetibile rispetto all’area fiorentina della vallata – ha detto il presidente della delegazione Confcommercio di San Giovanni Paolo Mantovani – . Per dirlo in parole semplici: se qualcuno vuole aprire un negozio sceglie le vie principali di San Giovanni o Montevarchi”. “L’andamento registrato in Valdarno rispecchia quanto sta avvenendo a livello nazionale – ha aggiunto la presidente della delegazione Confcommercio di Montevarchi Federica Vannelli -. La terziarizzazione dell’economia è ormai consolidata ma va accompagnata da investimenti sempre più massicci nell’innovazione e nelle infrastrutture”. “Il 2018 è un anno un po’ più faticoso – ha invece commentato la rappresentante di Confcommercio Montevarchi Roberta Soldani -. Ora ci avvia verso il fine anno ma siamo comunque fiduciosi, quanto meno di mantenere il trend”. “Il nostro è un settore trainante – ha concluso Laura Cantini, delegata Confcommercio di San Giovanni -. Chiediamo quindi un coinvolgimento, un dialogo e una attenzione maggiore da parte delle istituzioni”.

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