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Valdarno: casi di intossicazione da funghi. Sportelli micologici aperti fino al 20 dicembre

“Non consumate i funghi se non li conoscete, fate sempre riferimento allo sportello micologico della Asl nella vostra zona”. E’ l’appello lanciato dalla Azienda Sanitaria locale Toscana sud est dopo alcuni casi di intossicazione avvenuti nel territorio.
L’ultimo il 3 dicembre in Valdarno, quando tre persone hanno passato la notte e al pronto soccorso dell’ospedale di Santa Maria alla Gruccia dopo una cena imbandita con i prodotti del sottobosco che probabilmente non erano commestibili o risultavano avariati. Il personale medico aveva chiesto l’intervento degli esperti (a disposizione anche in orario notturno) dell’Ispettorato micologico in grado di identificare le specie, assicurando le terapie appropriate. E gli operatori avevano accertato che proprio i funghi erano la causa della violenta sindrome gastrointestinale.
“L’unica regola per individuare una specie commestibile da una tossica – afferma la Asl – è la conoscenza scientifica. Per questo da anni gli sportelli micologici mettono gratuitamente a disposizione gli esperti per controlli e consulenze. Non fidatevi delle foto riprodotte su Internet, dei consigli dei falsi esperti, delle dicerie popolari. In caso di dubbi su aspetto, colore, odore, se non sono note età e modalità di conservazione dei funghi, è necessario farli controllare. Attenzione particolare al consumo di funghi da parte dei bambini perchè bastano dosi ridotte per provocare effetti dannosi sull’organismo e l’intossicazione, oltre a uno stress emotivo, provoca reazioni delle tossine più marcate. Il consiglio è quindi di non somministrare funghi di qualsiasi specie commestibile a bimbi, almeno fino ai 12-14 anni”.
Lo sportello micologico in Valdarno si trova al monoblocco della Gruccia ed è aperto, fino al prossimo 20 dicembre, ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 12,30 alle 13,30 (tel 055 9106381 e 055 9106303)

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