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Calcit Valdarno tra bilanci e prospettive

Si chiude un anno importante per il Calcit Valdarno, che nel 2016 ha festeggiato il mezzo secolo di vita e che in questi ulteriori due anni ha consolidato la sua presenza nel territorio. Dal 1991 ad oggi l’associazione ha distribuito al sistema sanitario valdarnese decine di milioni di euro, grazie al contributo volontario di aziende e privati. Negli anni, ai vertici del sodalizio, si sono succeduti consiglieri e presidenti quali Massimo Merlini, Leo Failli e Roberta Soldani, fino ad arrivare a Piero Secciani, che di recente è stato confermato alla presidenza.
Il futuro del Calcit, anche nel 2019, si svilupperà su due strade parallele: il primo obiettivo, innanzitutto, sarà quello di mantenere l’ordinario all’interno del centro oncologico e del reparto di radioterapia, continuando a finanziare anche il progetto Scudo Valdarno, che costa all’associazione 120.000 euro l’anno. Il secondo obiettivo sarà invece quello di continuare ad investire sui macchinari. Nei mesi scorsi, con un investimento superiore ai 30.000 euro , è stato donato all’ospedale di Santa Maria alla Gruccia un pletismografo per la Medicina Interna, un holter pressorio per i Poliambulatori Ipertensione e un visualizzatore delle vene per i Poliambulatori di Radiodiagnostica. Ancora più importante l’investimento per la colonna videolaparascopica, del valore di 163.000 euro, che lo scorso mese di aprile è stata consegnata e collocata nelle sale operatorie a disposizione della Chirurgia generale, Urologia e Ginecologia. Permette una maggiore precisione chirurgica a tutto vantaggio della mini invasività. E’ dotato di tecnologie HD, ovvero un’alta definizione dell’immagine che, assieme alla visione tridimensionale, permette una maggior precisione chirurgica. Inoltre ha un sistema di visione delle immagini in fluorescenza.
I prossimi acquisti, come ha ricordato di recente il presidente Secciani sono da programmare, in quanto il Calcit non ha ancora ricevuto una richiesta specifica da parte dell’azienda sanitaria. Quando arriverà sarà valutata dal consiglio dell’associazione. Ci sono poi due novità importanti. Il Comitato potrebbe infatti accantonare risorse economiche per borse di studio sulla ricerca legate a progetti specifici legati ai malati oncologici e sostenere, in seconda battuta, qualche grande intervento. Un’idea c’è già e l’ha confermata Secciani nei mesi scorsi. Si tratta di creare in Valdarno un grande centro di eccellenza per l’encefalo, nel reparto di radioterapia. Un progetto che potrebbe essere sviluppato proprio nel 2019. Riguardo infine al registro dei tumori, presentato lo scorso anno, l’associazione continuerà a monitorare la situazione. Ma sarà chiesto che venga aggiornato di continuo e che i dati vengano resi pubblici.

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