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“Diamo i numeri”. Rubrica a cura di Leonardo De Nicola. Le gare del Montevarchi e della Sangiovannese

Se le future glorie calcistiche di Maurizio Sarri e Max Allegri si dovevano misurare dalla doppia sfida fra le loro squadre nella stagione di serie C2 2003-2004 ,certo non avremmo scommesso una lira che è una per entrambi:  furono infatti due 0-0 di una bruttezza inguardabile con tre,q uattro tiri in porta (a stare larghi) in 180 minuti di gioco. Poi, per loro fortuna, come la storia sia andata a finire è risaputo, ma per davvero quei confronti non sarebbero rimasti nella mente di nessuno se non per i nobili poi futuri glutei appoggiati sulle panchine del calcio maggiore.
La storia dei confronti fra Sangio ed Aglianese risulta estremamente datata e prende origine, per quanto riguarda i 9 precedenti in Valdarno, nel torneo di serie C 1947-1948 quando gli azzurri superarono i neroverdi pistoiesi per 2 a 0 coi goals di Piero Donati e Manenti. Questa la prima sfida giocata a San Giovanni in un arco temporale di 56 anni (per adesso si va appunto dal 1947 al 2003 con la squadra di Agliana che torna al “Fedini “dopo un assenza di 16 anni) e per un bilancio fatto di 6 successi azzurri, 2 pari e una sola sconfitta dei padroni di casa datata stagione 2002 -2003, sulla panca del Marzocco Beppe Sannino: dopo il goal di Galli la squadra ospite seppe ribaltare il risultato con una doppietta di Graziani negli ultimi 5 minuti della partita ed è questa appunto ad oggi l’unica affermazione colta dalla squadra ospite nelle 9 gare.
Ma fra i 6 successi della Sangio ,davvero impossibile non ricordare il clamoroso 8 a 0 casalingo del campionato 1957-58 che, alla fine , vide gli uomini di Italo Acconcia conquistare la serie D . Il 20 Aprile 1958 la goleada azzurra fu equamente divisa fra 4 marcatori e qui si entra davvero nel pantheon e nella storia: i marcatori furono infatti Gioli, il grande Piero Rossi, il compianto e caro Donato Berini e Paolo Palazzini da Bucine ,ovvero il secondo miglior marcatore di tutti i tempi dopo Emilio Budruni .L ‘ultima affermazione risale invece al campionato di promozione 86-87 , 1 a 0 con goal di Capaccioli, mentre ancora più marcata appare la predominanza azzurra se si guarda al computo totale dei 19 incontri giocati contro l’Aglianese: dopo il successo dell’ andata in trasferta sono saliti a 10 le vittorie (30 reti segnate ) a fronte di 7 pareggi e di sole 2 affermazioni per la squadra pistoiese.(12 i goals siglat ).
Sarà anche l ‘occasione per salutare l’ ex capitano azzurro Samuele Mugelli per la prima volta da avversario al Fedini e il tecnico Iacobelli che ha portato la squadra ai play off nella scorsa stagione. Sangio a caccia di un successo nel 2019 incominciato con due pari interni e la sconfitta di Trestina, anche perché è davvero cosa buona e giusta tenere distante la zona play out in un torneo qualitativamente modesto che, oltre a non aver trovato dopo 22 giornate una squadra guida, rischia anche di riservare ancora diverse sorprese e molto per la possibilità reale di vincere e perdere con gran facilità un po’ contro tutte le avversarie o…quasi .
E se il mal di goals sembra attanagliare la Sangio (1 rete fatta nelle ultime 3 partite),anche il Montevarchi paga in maniera pesante l ‘assenza dei suoi attaccanti titolari. Lo 0 a 0 interno con il Gavorrano e la brutta sconfitta di mercoledì col Viareggio hanno rallentato la corsa dei rossoblu verso le posizioni di vertice della classifica. Sarà intanto la prima volta in assoluto sul campo del Seravezza altra formazione della Versilia che i rossoblu superarono nella gara di andata giocata al Brilli Peri e vinta per 3 reti a 2 con doppietta di Bobo Regoli (quanto rimpianto) e goal di Essoussi (idem), ovvero di due illustri assenti nella gara persa nel turno infrasettimanale contro i bianconeri. Ma la grande attenzione dell’ aficion aquilotta volge lo sguardo già a mercoledì e all’attesa sfida di Coppa Italia allo stadio Rubens Fadini di Giulianova ,con almeno 200 tifosi pronti a spingere la squadra verso l ‘impresa. Si gioca in Abruzzo in gara secca con eventuali tempi supplementari e poi calci di rigore .Quei calci di rigore che regalarono il trofeo ai rossoblu nell’anno 1984 con la finale giocata a Chioggia con il Suzzara (1 a 1 d.t.s.con goal di Niccolai).
Il Monte torna al Fadini,stadio dedicato ad uno dei caduti di Superga del 49 dopo oltre ..23 anni. Era infatti il 4 Dicembre del 1994 quando,in C2 ,i rossoblu di Piero Braglia vennero sconfitti per 2 reti a 0 dai giallorossi di casa ,goals di Barnaba e Di Vincenzo. E Giulianova non è decisamente un campo amico nella storia se si pensa che nei 6 confronti di campionato disputati in terra abruzzese noi oggi troviamo 4 vittorie dei padroni di casa, 1 pari ed una affermazione degli aquilotti che… merita di essere qui rivisitata anche in veste bene augurante: il 1 Giugno del 1975, torneo di serie C, la gara del “Fadini” venne decisa da un ex, vale a dire dall’attaccante rossoblu Santonico che, due stagioni prima, aveva giocato (e segnato al Brilli Peri ) con la maglia giallorossa .
Ricordiamo l’undici sceso in campo 44 anni fa e guidato in panca da Arnaldo Riva in una stagione complicata che vide inizio con Vettori poi rilevato da Costagliola ed infine da Riva.
A Giulianova in una giornata calda e da ..mare scesero in campo :Gavioli, Florio e Poli ;Bencini,Ravaglia e Reggianini; Santonico, Donatello, Gagliardelli, Palladino e Bruno Gattai agli ordini del catanese Tempio .Furono due punti (allora usava così) nella corsa verso la salvezza per un finale di torneo che vide la squadra di Riva mettere insieme 5 vittorie ed un pari nelle ultime 7 giornate di campionato, con la sola ed indolore sconfitta di Chieti all’ultima partita ,giocata (pensate un po’ voi ed altro che turni infrasettimanali) allo stadio del Marruccino in data 23 giugno 1975. Altri tempi ,altro calcio e ..altro tutto ,fatemelo dire. Auguroni!!

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