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“Lotta alla plastica”. La battaglia dei 5 Stelle si sposta in consiglio comunale a Cavriglia

Il 22 marzo scorso, su proposta del Movimento 5 Stelle, è stata approvata in consiglio comunale a Cavriglia una mozione che impegna il sindaco e la giunta a dare inizio ad una campagna di sensibilizzazione su un tema ambientale quanto mai attuale. L’obiettivo, infatti, è quello di arrivare, in futuro, all’eliminazione di tutti gli articoli in plastica monouso nelle sedi degli uffici del Comune di Cavriglia e comunque nelle strutture pubbliche di competenza comunale.
“Ci aspettiamo quindi che prima della fine del mandato questo atto venga rispettato, come da volontà unanime del parlamentino – hanno spiegato i pentastellati – e che inizi una nuova stagione veramente ambientalista del comune di Cavriglia. Infatti, oltre che rendere la sede comunale virtuosa, applicando il nostro atto di indirizzo con modalità progressive, si darebbe un segnale forte alla cittadinanza sulla volontà dell’amministrazione, e la stessa si adeguerebbe alla “nostra” visione di economia circolare, fermo restando che è solo un piccolo passo verso la buona gestione ecologica. Questo cambiamento nel modo di pensare porta a nuovi scenari ed a modelli economici che rendono sicuramente più salubre il territorio”.
Il movimento 5 Stelle ha poi ricordato come si è arrivati a questo risultato. Tutto è partito da un documento portato in consiglio nell’autunno scorso, con la richiesta alla giunta Sanni di aderire al progetto del ministro dell’ambiente Sergio Costa (Plastic Free Challenge).
“Il 28 novembre 2018 – hanno precisato i pentastellati – abbiamo quindi discusso per la prima volta in assise la nostra mozione, chiedendo all’amministrazione di predisporre ogni azione necessaria affinché nelle sedi comunali e di competenza venissero eliminati tutti gli articoli in plastica monouso, con particolare riguardo a quelli legati alla vendita, diretta o per mezzo di distributori automatici, ed alla somministrazione di cibi e bevande. Un percorso con obiettivi precisi individuati, monitorati e relazionati per ogni anno – hanno aggiunto -, al fine di ridurne al minimo l’utilizzo, fino alla completa eliminazione della plastica”.
“La maggioranza – ha proseguito il movimento – aveva chiesto di discutere questa mozione in commissione, visto che il comune aveva già realizzato alcune di queste iniziative nelle scuole. Il 4 dicembre è avvenuta la prima commissione ambiente e la settimana successiva la seconda commissione. Abbiamo sottoscritto il primo atto di indirizzo ma, il 28 dicembre, in consiglio, al momento della lettura dell’ atto, ci è stato comunicato che è stata inserita, a nostra insaputa, all’ultimo minuto, la risoluzione 151 regionale, quella che implica come soluzione finale ai rifiuti anche gli inceneritori. Noi – hanno proseguito – ci siamo opposti a questa manovra scorretta da parte della giunta, perché contrari alla soluzione e perché non ci era stato dato tempo e modo di conoscere la materia in questione. Abbiamo quindi deciso con tutto il consiglio di riportare la questione di nuovo in commissione”. Il 22 marzo la fumata bianca.

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