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Avanti Montevarchi. Auditorium e Pec: “Una giunta di Titani per grandi opere e innovazioni”

L’Auditorium comunale di via Marzia riaccende la polemica politica a Montevarchi. Il coordinamento cittadino di Avanti Montevarchi ricorda che per rendere agibile la struttura, l’unica assimilabile a un teatro nel centro storico, ci sono voluti 3 anni e un impegno economico di circa 32 mila euro.
“In confronto all’assessore Posfortunato e alla sindaca Chiassai Martini anche gli antichi faraoni egizi e i loro architetti, quelli che hanno costruito le piramidi, impallidirebbero. Poltroncine nuove per ottemperare a nuove direttive, un paio di elettropompe, qualche estintore e due toppe d’intonaco – sottolinea il gruppo di opposizione – hanno risolto quell’enorme problema che aveva tanto indignato la sindaca e i suoi supporter fino a dipingere la situazione quasi quanto le vicende dei terremotati del Belice. Meno male che nei tre anni di stop all’utilizzo di una delle strutture del centro storico che più aveva ospitato iniziative pubbliche e private, anni necessari a reperire la mirabolante cifra (più o meno i ¾ del costo annuo dell’assistente della sindaca), si sia potuto usufruire dei locali di una associazione cittadina. Associazione che, unica come si legge in alcune delibere del passato, ad avere spazi fruibili per attività sociali e culturali nel centro storico. C’immaginiamo non a gratis ma che si poteva fare di diverso di fronte ad un si grave problema?”
Altro tema al centro dell’attenzione della minoranza l’iniziativa del presidente del Consiglio comunale di introdurre “con il consenso di tutti i gruppi di maggioranza e minoranza, l’uso della posta certificata (PEC) per recapitare ai consiglieri i documenti di lavoro consiliare. Una riforma che, speriamo, precederà quella di mandare per tempo, non solo 48 ore prima, documenti di grande importanza quali quello sul piano rifiuti, sui costi connessi e le tariffe per i cittadini. Così, tanto per avere il tempo di leggerli accuratamente e dare un contributo positivo all’azione amministrativa. Capiamo che la maggioranza non ha né voglia né interesse a leggerli, noi si”.

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