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San Giovanni. Nuovi cassonetti ad accesso controllato. In corso la progettazione per l’Oltrarno e il Ponte alle Forche

A San Giovanni Valdarno prosegue l’implementazione delle nuove isole ecologiche, con la posa dei cassonetti ad accesso controllato. I box sono già attivi alla Gruccia e nei quartieri di Lucheria, Bani e Pruneto. Come ha ricordato in questi giorni l’assessore all’ambiente David Corsi, è in corso la collocazione lungo le case sparse e si sta definendo la progettazione per estendere il servizio anche in Oltrarno e al Ponte alle Forche. “Le card si possono invece ritirare al Punto Amico – ha detto l’assessore – anche se, voglio ricordarlo, non sono ancora attive”. Al momento sono 75 le postazioni complete e circa 3.200 le utenze interessate. Nei mesi prossimi il servizio si estenderà al resto del capoluogo, con altre 130 postazioni.
I cassonetti sono al momento configurati senza l’ausilio della tesserina e dal momento in cui si preme il tasto è necessario attendere un secondo e mezzo prima che il contenitore si apra. Quindi lo sblocco non è immediato. I cassonetti non saranno chiusi da subito, perché come ha ricordato l’amministrazione, è necessario che questa tecnologia si diffonda quanto prima in tutta la città e che si prenda confidenza con la nuova metodologia di raccolta. Solo dopo saranno attivate le schede per il controllo della tariffa. E questo avverrà in tempi lunghi, non certo in pochi giorni. Dovrà essere redatto anche un regolamento apposito che sarà sottoposto all’attenzione del consiglio comunale e che avrà effetti sulla tariffa.
Nel frattempo prosegue la campagna di sensibilizzazione per il corretto conferimento dei rifiuti. Collocarli al di fuori dai cassonetti equivale, in base alle normative vigenti, ad “abbandono rifiuti”, sia per i non residenti che per i residenti del singolo comune e la sanzione va da un minimo di 300 euro ad un massimo di 3.000. Il fenomeno non riguarda solo San Giovanni, ma molte altre città del Valdarno, della Toscana e d’Italia. Sono episodi, tra l’altro, che si ripetono sempre più spesso e non sono pochi i cittadini che postano anche sui social network foto inquietanti, con materassi, pezzi di lavandino o di mobilia e materiali comunque di un certo spessore buttati per terra a qualche metro dai contenitori della nettezza. Per i rifiuti ingombranti esiste ormai da anni un servizio gratuito per il ritiro su appuntamento chiamando il numero verde di Sei Toscana. Questi problemi non si risolvono con le multe, ma con una crescita del nostro senso civico.

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