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Figline studia l’archeologia. Evento in Palazzo Pretorio

Il Valdarno Superiore è, senza ombra di dubbio, un territorio dove sono rimaste le tracce di una storia dalle radici antichissime, preistoriche. Il legame, quindi, con un mondo a noi ignoto e tutto da scoprire, è saldo. Ed è grazie anche ad associazioni come Archeo Club Valdarno Superiore, che nascono attività e manifestazioni di vivo interesse nei confronti dell’archeologia.
Un anno fa, proprio a Figline, nel palazzo Pretorio, in anteprima mondiale si era svolto un convegno che aveva reso protagonista il mondo dell’archeologia.
L’incontro, aperto al pubblico, fu realizzato grazie alla partecipazione di Archeoclub, e si focalizzò sullo studio di un particolare oggetto: il Fegato di Piacenza, piccolo manufatto in bronzo, di origine etrusca, ritrovato nel 1877.
Stavolta, invece, sarà allestita una mostra, sempre nello storico palazzo figlinese, centro di vita civile fin dal medioevo. Il titolo di questa esposizione, che accoglierà gli studiosi e i cittadini appassionati già da domani, è “Tracce di Archeologia Invisibile nel Valdarno Superiore”. Prima di questa inaugurazione, ci sarà, alle ore 21.30 di domani sera, un incontro-laboratorio sulla vita e le tecniche preistoriche. L’ingresso, come sempre, sarà libero.
Altre attività si sono svolte già dallo scorso sabato, e si protrarranno fino al 4 di agosto. E ciò avverrà anche in altre cittadine valdarnesi che cureranno le proprie iniziative nei riguardi dell’archeologia. Il titolo di queste manifestazioni che vedono coinvolte tutte queste realtà, da Figline a Cavriglia, da Reggello a Rignano, vanno sotto il titolo di “Notti dell’Archeologia”.

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