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Treni “bollenti”, le segnalazioni dei pendolari valdarnesi

Episodi che si ripetono ogni estate.
Non ce la fanno più i pendolari della linea ferroviaria Firenze Arezzo che ogni volta, nei mesi più caldi dell’anno, devono fare i conti con viaggi estenuanti senza aria condizionata e con 40 gradi sulla testa. E anche oggi sono apparsi sui social network alcuni post dove cittadini valdarnesi denunciano come in alcuni treni della tratta si stia viaggiando sotto il calore delle alte temperature di questo periodo. In particolare il convoglio 2313 che oggi ha transitato lasciando i passeggeri, è proprio il caso di dire, a “bocca aperta”. “Si lessa, ma come si deve fare!”- denuncia una pendolare nella pagina Facebook del Comitato Pendolari del Valdarno e le risponde un’altra utente: “Anche nel convoglio 31 61 è la stessa cosa!”, mentre altri cittadini replicano lamentandosi delle condizioni generali dei viaggi: “O aria glaciale o senza aria condizionata”.
E poi c’è l’episodio di ieri sera al treno delle 18.13 in partenza da Firenze. Secondo le testimonianze dei passeggeri il convoglio ha accumulato diversi minuti di ritardo, circa una ventina, perché “troppo caldo per farlo partire” – è stato riferito ai passeggeri che hanno atteso tutto il tempo dentro le carrozze senza aria condizionata accesa. Insomma il problema del condizionamento dei treni sta diventando un cult di ogni estate che Trenitalia sopporta senza mai replicare ma che i pendolari non riescono più a sostenere. Di certo i valdarnesi che transitano in direzione Firenze ed Arezzo, già provati per i continui ritardi e gli inchini che i treni della tratta lenta regalano a quelli della direttissima, annunciano di essere stanchi della situazione lanciando così un appello a chi viaggia in questi giorni: “monitoriamo in quali convogli non funziona l’aria condizionata” – chiede on line il Comitato Valdarnese, facendo intendere di aver intenzione di sottoporre il problema agli organi competenti.

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