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L’altalena del nuovo parco di Santa Barbara “mangiata” dai cani. Tuona il sindaco: “Storia di degrado civile”

L’altalena che era stata collocata nel nuovo parco di Santa Barbara è stata “mangiata” dai cani, che hanno dilaniato la seduta. Una vicenda che ha provocato il duro risentimento del sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, che ha parlato di “degrado civile”.
“Come può un cittadino permettere al proprio cane di aggirarsi libero nei giardini e fargli mangiare in tutta libertà le nuove altalene sulle quali giocano i nostri bambini? – Si è chiesto il primo cittadino – . Oppure farlo defecare in giro a casaccio? Oppure ancora come può lasciare in giro i sacchetti di plastica che contengono le cacche dei propri cani? Quale sarà il meccanismo che scatta nella sua testa? Quale esempio darà in casa ai propri figli?”.
Uno sfogo in piena regola quello del sindaco, che ha ricordato quanto ha fatto la sua amministrazione per restituire a Santa Barbara una “piazza bellissima, che ha riqualificato un intero villaggio e rivitalizzato una forte comunità. Un luogo splendido – ha aggiunto Sanni – , un emblema della bellezza che stiamo cercando con fatica ma anche con risultati, di seminare su tutto il territorio comunale. Un notevole sacrificio per l’amministrazione che ha investito centinaia di migliaia di euro dei cittadini di Cavriglia, per realizzare un’opera pubblica che resterà nel tempo. Eppure – ha proseguito – c’è qualcosa di terribile che si annida e alberga nella nostra civiltà: il germe della diseducazione, del vandalismo, del degrado interiore. E a volte fa più rumore un ramo che cade di una foresta che cresce, ma in questo caso va denunciato a gran voce e condiviso il più possibile”.
Il primo cittadino ha ricordato che Cavriglia ha un territorio molto vasto, difficilissimo da gestire con i suoi spazi immensi ed i suoi equilibri e il comune non riesce, con tre-quattro vigili e il recente posizionamento di telecamere di videosorveglianza, a farlo monitorare in tutta la sua interezza.
“La verità – ha aggiunto – è che i primi a sorvegliare, a rispettare e ad amare i propri spazi pubblici, dovrebbero essere gli stessi cittadini. Abbiamo bisogno del vostro aiuto, del vostro amore per il nostro territorio, della vostra civiltà, della vostra educazione. Perché tutto questo – ha concluso Sanni – appartiene al futuro, quindi soprattutto ai nostri bambini, che giocano su quelle altalene nuove di pacca mangiate dai cani. Non abbiamo bisogno di sconforto né di degrado, ma soprattutto di bellezza interiore, quindi, di civiltà. Il primo passo da fare per migliorare ciò che ci circonda è dentro di noi”.

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