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Sarà intitolato a Carlo Minatti, in arte “Cino” il Giardino Ardenza di Montegonzi. Sabato la cerimonia

Sarà intitolato allo scultore Carlo Minatti, in arte “Cino”, morto lo scorso autunno, il Giardino Ardenza di Montegonzi. La cerimonia è prevista sabato 26 luglio alle ore 18.
Oltre che con la targa, che porterà il suo nome, “Cino” sarà ricordato con l’installazione di due sue opere nello stesso spazio, la “Ballerina” e il “Discobolo”, mentre una terza, il “Suonatore di violino”, sarà inserita nella facciata della sede della Società Filarmonica.
La comunità di Montegonzi era molto legata a “Cino”, che nella frazione cavrigliese alle porte del Chianti aveva il suo laboratorio, un piccolo ambiente incastonato nelle mura medievali del borgo. Da qui Minatti era partito più volte per raggiungere ogni continente esponendo a Milano, Ferrara e Venezia, dove ha vinto la medaglia d’oro per “La Zingara”.
Ha partecipato a mostre internazionali in Canada e negli Usa. Sua è la scultura ubicata all’ingresso del paese a ricordo delle vittime della guerra.
Sempre dall’estro di Cino è nata poi la scultura intitolata “Gemellaggio” donata alla città francese Le Chapelle Saint Mesmin, gemellata con il Comune di Cavriglia.
“Ci sono persone che lasciano un vuoto importante con la loro assenza – ha detto parlando di lui il sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni -. Cino è decisamente uno di questi. Siamo stati abituati per molti anni a notarlo ogni volta che arrivavamo a Montegonzi, all’ingresso della frazione. Adesso quell’immagine fissata da Chris Butler non c’è più, ma tutti lo ricordiamo con immenso piacere e questa dedica oltre che doverosa, è nata spontaneamente come omaggio ad uno dei simboli della comunità di Montegonzi e Cavriglia.”
“Carlo Minatti ha portato il nome di Montegonzi e di Cavriglia in tutto il mondo – ha aggiunto il vice sindaco Filippo Boni – ed è un onore per la nostra Amministrazione Comunale ricordarlo con quest’intitolazione nel borgo in cui ha vissuto la sua esistenza e nel quale ha saputo creare le proprie opere, cogliendo esattamente lo spirito che alberga nella comunità intera. L’arte è la più alta forma di bellezza esistente, e l’eccellenza di Cino è stata quella di aver saputo rappresentare soggetti in immagini di semplice dolcezza unita a vivo vigore, dando vita a forme che assomigliano alle emozioni dell’essere umano”
Dopo l’intitolazione del giardino Ardenza, sempre il 26 luglio a Montegonzi si svolgerà l’inaugurazione della mostra fotografica “L’arte della memoria con tanti volti di un paese” nella sala della Società Filarmonica.

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