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Incidenti stradali gravi. Analisi del sangue in 48 ore per chi guidava il mezzo coinvolto. Intesa ad Arezzo tra Asl e Procura

Un’intesa per fornire risposte sempre più veloci e puntuali nei casi di omicidio stradale o di incidenti stradali con lesioni gravi o gravissime, grazie ai risultati delle analisi del sangue pronti entro 48 ore. Tempi brevi e certi, quindi, per individuare l’eventuale presenza di alcol o droga in chi si trovava alla guida del mezzo incidentato.
E’ l’accordo sottoscritto questa mattina, ad Arezzo, tra la Asl Toscana sud est e la Procura della Repubblica di Arezzo nelle persone del Direttore Generale Antonio D’Urso e del Procuratore Capo Roberto Rossi.
In seguito alle recenti modifiche al Codice della Strada, è stata estesa ad alcuni ambiti dei reati stradali la possibilità di procedere in modo coattivo al prelievo di sangue e delle urine per valutare il tasso alcolemico e l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti da parte di chi guidava il mezzo coinvolto.
“Questo Protocollo di intesa è il trampolino per un’ importante collaborazione tra istituzioni anche sul piano della prevenzione dell’uso e abuso di alcol e di sostanze stupefacenti – ha dichiarato il direttore generale D’Urso – Come Asl, riteniamo fondamentale qualsiasi azione volta alla prevenzione. In questo senso l’attenzione va soprattutto verso i nostri giovani. A livello aziendale, le strutture coinvolte nel protocollo sono il Pronto Soccorso e il Laboratorio di Analisi, che ringrazio per il lavoro che stanno svolgendo. I ringraziamenti vanno ovviamente anche alla Procura e a tutte le forze presenti questi mattina, che garantiscono una collaborazione interistituzionale nell’ottica del cittadino”.
“In Toscana siamo i primi a garantire indagini tossicologiche entro 48 ore su matrice di sangue – ha spiegato Ognibene – Avere la prova certificata della contestualità dell’uso di sostanze alteranti da parte di chi guida, è fondamentale a livello giudiziario. Questo non può essere fatto con i campioni di urina, ma solo con il prelievo del sangue e la sua analisi immediata. Il laboratorio di Tossicologia di Arezzo, diretto dalla dr.ssa Silvia Corezzi, ha quindi individuato una procedura e si è organizzato in modo tale da garantire questo servizio. Si parte dal primo agosto”.
“Ringrazio l’Azienda sanitaria per la sua disponibilità. Quella degli incidenti stradali, con gravi e gravissime conseguenze, è una piaga anche nella nostra provincia – ha dichiarato il Procuratore Rossi – Si tratta di reati che prevedono gravi sanzioni ma, senza un immediato riscontro tossicologico, la severità della legge rischia di non avere la giusta efficacia. Adesso possiamo operare con rigore, grazie a strumenti concreti che l’Azienda ci mette a disposizione”.
La conclusione è stata affidata al Prefetto: “Ci siamo interrogati tante volte su come velocizzare certe procedure avendo risultati rigorosi sull’uso di sostanze stupefacenti ed alcol. Questo protocollo rappresenta un importante strumento e dovrà essere affiancato anche da altre iniziative che tutte le istituzioni, in sinergia, potranno mettere in piedi”.
In base al XVII rapporto ACI-CENSIS, la guida sotto influsso di alcol e droghe rappresenta il più grande problema (61,6%), seguito dall’eccesso di velocità (57,0%) per i giovani tra 18 e 29 anni; preoccupante risulta anche la percentuale di giovani che pur sapendo di doversi mettere alla guida sceglie di non limitare il consumo di alcol o di sostanze stupefacenti. In Toscana, dai dati del “Sistema integrato regionale per la sicurezza stradale” sugli incidenti stradali avvenuti nel 2015, emerge che nella regione ci sono stati 15.863 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 247 morti e 20.957 feriti. La maggior parte delle vittime sono pedoni, conducenti e passeggeri di veicoli a due ruote, che costituiscono il 61% dei morti per incidente stradale in Toscana nel 2015.

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