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“Il Sindaco Cacioli ci ha impedito di discutere le nostre mozioni”. Accuse della lista civica Castelfranco Piandiscò

Polemiche a Castelfranco Piandiscò tra la lista civica e il sindaco Enzo Cacioli, alla luce di quanto avvenuto il 25 luglio scorso in occasione del consiglio comunale. Il movimento di opposizione ha accusato il primo cittadino, in pratica, di non aver consentito la discussione sulle mozioni che erano state presentate dalla minoranza.
“Ne avevamo presentate tre – ha spiegato il gruppo consiliare – , ponendo un quesito in merito ad una possibile incompatibilità e a potenziali conflitti di interesse su alcune deleghe attribuite a tre Assessori. Il Sindaco ha chiesto di invertire l’ordine del giorno da lui presentato ponendo agli ultimi due punti le mozioni in questione, stravolgendo di fatto quanto scritto nella convocazione del Consiglio Comunale. Arrivati poi alla discussione, insieme al Capogruppo di maggioranza, ha posto una questione pregiudiziale di inammissibilità sulle mozioni, compresa anche quella di un Consigliere di maggioranza che palesemente esprimeva, anche se in forma non corretta, un giudizio negativo sul comportamento del Sindaco”.
L’opposizione ha ricordato che la legge riconosce ai consiglieri comunali il diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del consiglio. Inoltre le mozioni possono essere riferite anche all’esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo.
“L’atteggiamento del Sindaco – ha aggiunto – si è indubbiamente palesato nella volontà, se pur normata da un regolamento, di limitare la libertà di espressione, di parola e di discussione dei Consiglieri e dell’intero Consiglio. Situazione che riduce il ruolo di garante delle minoranze presenti in Consiglio Comunale. La mancata discussione ha di fatto lasciato aperti i quesiti da noi posti, e ci lascia solo un’alternativa per sapere, se in comune, ci sono possibili conflitti di interesse negli assessorati: presentare in sede giurisdizionale (Prefetto e Procura) le contestazioni da noi avanzate. Ci costringono a farlo e lo faremo! Siamo anche a domandarci – ha concluso la lista civica – se l’interpretazione data al regolamento del consiglio consente alla maggioranza di dichiarare non ammissibili le mozioni della minoranza. Non ci sarà più alcuna mozione se non è di gradimento della maggioranza. La cosa è sicuramente illegittima e la porteremo all’attenzione di tutti i tavoli fino al Parlamento”.

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