Sono passati tre anni dal 24 agosto 2016, giorno del terremoto del Centro Italia. Alle 3:36 una scossa di magnitudo 6.0 con epicentro lungo la valle del Tronto, fra Arquata e Accumoli, cambiò radicalmente le vite della gente del posto. Grazie alle associazioni di tutta Italia la mobilitazione in soccorso delle vittime del terremoto fu immediata e massiccia e a rappresentare il Valdarno, tra gli altri, anche la Misericordia di Cavriglia.
Abbiamo chiesto al responsabile Gabriele Parti di raccontarci questa esperienza: “Una volta saputo del terremoto ci siamo mobilitati per raccogliere cibo e beni di ogni tipo da portare nelle Marche, ricevendo un gran consenso dal Comune e dalle ditte di tutto il Valdarno. Era la Misericordia a recarsi fisicamente sul posto, ma ci sentivamo di rappresentare l’intera vallata. Il primo anno siamo andati una volta ogni 15-20 giorni, poi la frequenza è diminuita: in totale abbiamo fatto circa 40 viaggi.”
“E’ stata un’esperienza bellissima e toccante – continua Parti – specie perché il nostro servizio era direttamente rivolto alle famiglie: andavamo porta a porta a consegnare cibo, vestiti e ogni altro tipo di bene. Con loro siamo ancora in contatto, ci sentiamo spesso e purtroppo il lavoro da fare è ancora tanto: le persone vivono ancora nelle case di legno e sono stati previsti 30 anni per la ricostruzione. Questa tragedia ha perso risalto mediatico, ma purtroppo è ancora in atto.”
Le immagini della Misericordia di Cavriglia nelle zone terremotate