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Vicenda Corte dei Conti, Grasso: “Venuto meno il decoro istituzionale”

Contestazione della Corte dei Conti al Comune per un errore materiale nel rendiconto di bilancio 2015: non si placano le polemiche. L’ex sindaco Francesco Maria Grasso, prendendo spunto dalle dichiarazioni della prima cittadina Silvia Chiassai Martini rilasciate 90 minuti prima del Consiglio Comunale di ieri, ha stigmatizzato l’atteggiamento della maggioranza di governo:
“Nella seduta  – scrive l’esponente di minoranza –  dovevamo approvare un atto all’unanimità come da accordi presi nella conferenza consiliare dei capigruppo. Due mesi or sono la Corte dei Conti effettuò un rilievo contabile sul rendiconto del 2015, rilevando un errore materiale di riporto dati.
Noi verifichiamo – prosegue Grasso – gli atti sia in Commissione sia nell’istruttoria con gli uffici.
Il bilancio 2015 è certificato e rendicontato con le firme e i controlli dei revisori dei conti  e del dirigente dell’ufficio finanziario del Comune. Non solo il rendiconto 2015 è stato approvato su loro proposta e parere positivo ma è certificato il rispetto del patto di stabilità.
La Corte dei Conti con rilievo del 27 giugno 2019 sottolinea che vi è un errore materiale e pronuncia indicazione di rilievo per modificare il dato errato per circa 70 mila euro.
Il dirigente del Comune di Montevarchi, dopo alcuni controlli, conferma quanto sopra e contesta con lettera l’anomalia del software di gestione contabile che ha sbagliato i calcoli. Errore materiale  – aggiunge Grasso – all’interno di un bilancio del Comune di Montevarchi che è sempre stato nei parametri di legge.
In ogni caso e fortunatamente viene in evidenza che il Comune di Montevarchi avrebbe anche delle detrazioni aggiuntive per oltre 150 mila euro che, se calcolate, rimedierebbero anche l’errore materiale.  Sono spese per edilizia scolastiche che potrebbero ai sensi della legge 160 del 2016 art. 7 comma 3° permettere la predetta utilizzazione per euro 153.986,26 quale detrazione valida nel computo al fine di mantenere positivo l’equilibrio di patto 2015.
Tra i capigruppo si decide all’unanimità, si approva verbale di lavorare insieme per raggiungere il predetto obbiettivo ed evitare gli eventuali effetti nel 2020 del rilievo della Corte e soprattutto si stabilisce di richiedere al Ministero dell’Economia di autorizzare il Comune di Montevarchi riammettendolo nei termini di legge di poter utilizzare la detrazione di cui sopra. Tutti d’accordo – è la domanda retorica – e tutto semplice?
No, perché “il sindaco Chiassai Martini, che fa solo propaganda – conclude Francesco Maria Grasso – trova il modo di fare polemica e lanciare accuse senza fondamento e senza effetti benefici per il bene di Montevarchi. Non riesce a lavorare per un fine unitario neanche quando sarebbe suo interesse poiché gli effetti negativi del predetto rilievo sono per legge indicati nell’anno successivo al e quindi nel 2020. Anche il decoro istituzionale è venuto meno oltre al decoro della città”.

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