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Bekaert. Lavoratori preoccupati per la fase di stallo. E arriva una proposta: “Una manifestazione pubblica”

“Facciamo un appello a tutti i lavoratori della Bekaert e alla popolazione di non aspettare che arrivi il politico di turno a fare passerella e di non lasciare che si arrivi a gennaio senza una soluzione vera”. La vicenda legata allo stabilimento di Figline riaccende i riflettori dopo il periodo di ferie alla luce, soprattutto, della crisi di governo. L’appello è stato lanciato sul profilo Facebook “I lavoratori Bekaert sono io”, gestito da un gruppo di persone che ha lavorato nel sito di via Petrarca e che aspetta buone nuove dai tavoli governativi.
“La caduta del Governo e le sue conseguenze sulle crisi aziendali, che coinvolgono più di 160 realtà lavorative, è la conferma di quanto ribadiamo da tempo – hanno scritto i lavoratori – : non servono soluzioni tappabuchi per rimandare i problemi ma un percorso netto, una posizione politica sul lavoro, che abbia come protagonisti principali i lavoratori e i territori coinvolti, escludendo avvoltoi e “capitani coraggiosi” buoni solo a prendere soldi pubblici. Ma, a quanto pare, tira una brutta aria specialmente sulle reindustrializzazioni che dovevano, come nel caso nostro, essere inquadrate in un ricollocamento di tutti i lavoratori e della riqualificazione dell’intera area ex Pirelli di Figline. Ad oggi – hanno continuato i lavoratori Bekaert – sappiamo solo che i soggetti interessati (rimasti due o tre) non riprenderebbero tutti i 240 lavoratori rimasti: 240 perché molti hanno lasciato la fabbrica sia per sconforto, sia per cambiare aria, giustamente, riuscendo in qualche caso a ricollocarsi in altre situazioni lavorative. Purtroppo il tempo e l’immobilismo logorano”.
E’ stata così lanciata una prima proposta: una manifestazione cittadina per “ridare voce alla nostra fabbrica e al nostro territorio, ma anche a tutti coloro che hanno a cuore questa lotta e che sono pronti a fare proposte ai lavoratori e ai sindacati che ancora non hanno mollato!”. Nel frattempo oggi la Cisl si ritroverà con la Rsu e alcuni lavoratori per fare il punto della situazione. “Contatteremo l’advisor che sta seguendo la vicenda – ha detto Alessandro Beccastrini, massimo rappresentante del sindacato -. Naturalmente questa fase di incertezza politica non aiuta. Capiremo, nei prossimi giorni, se ci saranno volti nuovi al Ministero dello Sviluppo Economico, anche nei ruoli di Sottosegretario e a quel punto decideremo come muoverci”.

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