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Terranuova: nuovi attacchi dei lupi. Sbranate 7 pecore nella campagne dell’Ascione. Coldiretti: “Servono risposte immediate”

Nuovi attacchi dei lupi nelle campagne di Terranuova. Negli ultimi giorni sono state uccise altre sette pecore dell’Azienda Agricola Edigio Marcia in località Ascione già colpita a più riprese nei mesi scorsi.
“Gli attacchi sono avvenuti a mezzogiorno e nel pomeriggio – spiega Marcia – il mio gregge è stato decimato e temo per quello che potrebbe succedere nei prossimi mesi. Con ogni probabilità gli animali erano più di uno, almeno tre se non di più”.
I timori di Marcia sono quelli di chi, lavorando con enormi sacrifici ogni giorno, vede venire meno il proprio operato e vive in una situazione di paura per l’azienda che dirige e per la sicurezza personale e dei propri familiari.
“Gli agguati – continua l’allevatore – si sono verificati a pochi metri dalla nostra abitazione. Ogni giorno speriamo che sia un giorno nuovo, purtroppo però siamo vittime anche noi, come i nostri animali, del feroce predatore. Le ultime pecore sbranate erano gravide mentre le altre che sono rimaste vivono in una situazione di shock che comprometterà anche la produzione di latte, con la conseguenza di rallentare la nostra filiera e di far venire meno alcuni dei nostri prodotti nei mercati di Campagna Amica che frequentiamo da anni ogni settimana”.

A pochi passi dalla casa di Marcia restano le carcasse ridotte all’osso degli ultimi quattro animali dilaniati: “Le immagini parlano chiaro – sostiene la Coldiretti di Arezzo – e non è più una situazione che può essere sottovalutata per il bene dell’azienda e per la sicurezza di chi la abita e la frequenta, perchè il lupo potrebbe arrivare in ogni momento, come ha già dimostrato,ad un passo dalle abitazioni”.
“L’allarme è rosso per i nostri imprenditori – spiega il Presidente dell’associazione Lidia Castellucci – le aziende sono in forte difficoltà e stanno facendo sforzi enormi per restare in piedi. Il caso di Marcia è uno, ma nella provincia ci sono molti altri allevatori nelle stesse condizioni. Come Coldiretti chiediamo che venga istituito al più presto, così come annunciato dal Prefetto durante l’incontro svolto alla fine di luglio, un tavolo d’urgenza con tutti i soggetti coinvolti. Le nostre imprese – conclude – non sono più in grado di sostenere questa situazione, il tempo è scaduto”.

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