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Il casolare dove fu ucciso Impastato diventa bene pubblico. Soddisfazione a Laterina Pergine legato a Cinisi dal “patto di amicizia”

La Giunta regionale della Sicilia ha approvato gli atti necessari per espropriare l’edificio in cui la mafia assassinò nel 1978 Peppino Impastato, il casolare che fu dichiarato di “interesse culturale” cinque anni fa. E la notizia è stata accolta con soddisfazione da Simona Neri, sindaco di Laterina Pergine, il primo Comune toscano a stringere ufficialmente un Patto d’Amicizia con Cinisi e a intitolare la sede della Polizia Municipale al giornalista.
Un patto che ogni anno la prima cittadina onora contribuendo a divulgare la cultura della legalità con iniziative culturali, l’ultima anche in collaborazione con le scuole del territorio ed il Centro di Documentazione di Corleone sulla vita del Giudice Falcone, partecipando alle marce in memoria di Impastato a Cinisi e promuovendo occasioni di confronto che abbracciano pure altri temi connessi al malaffare e al riciclaggio di denaro: il gioco d’azzardo e la patologia socio-sanitaria che ne deriva.
“Sono davvero felice che il nostro Comune abbia manifestato vicinanza a questa causa, alla famiglia Impastato – ha commentato Simona Neri – e al Comune di Cinisi. Il bene alla fine vince sempre. Magari attraverso un percorso tortuoso, probabilmente con colpevole ritardo, ma vince. Ed è per questo motivo che nonostante tutto quello che abbiamo visto, anche recentemente, vale la pena continuare a credere nell’umanità. Questa notizia fornisce l’ulteriore dimostrazione che investire sul bene è sempre più proficuo che investire sul male. E nell’attesa che il “lungo periodo” si compia, si lotta per una causa giusta e con coraggio, come Peppino ci ha insegnato. Non spiegato. Insegnato, attraverso l’esempio, con il suo sacrificio. Il casolare, ristrutturato e dall’alto della sua nuova identità di “bene pubblico” lancerà ancora più forte quel messaggio di un giovane coraggioso che denunciò l’illegalità, il malaffare, le ingiustizie ed i soprusi compiuti dalla criminalità organizzata. Un giovane che scelse di stare dalla parte giusta e che spero possa essere d’esempio per le generazioni future, così come lo è stato per me.”

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