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Batterio New Dehli. La Crt: “Il paziente è guarito”. Il dottor Scarselli: “Dall’infezione si può guarire”

Il paziente ricoverato alla Clinica Riabilitazione Toscana che era stato colpito dal batterio New Delhi, è guarito. Lo ha annunciato in queste ore il dottor Cristiano Scarselli, vicedirettore sanitario della Crt, struttura valdarnese all’avanguardia nel campo della riabilitazione.
La notizia della presenza, in Valdarno, di un malato, era stata diffusa nei giorni scorsi. Sul sito dell’Ars, l’Agenzia Regionale Sanità, era stato infatti pubblicato il monitoraggio sulla diffusione del batterio in Toscana e un caso di isolamento era stato riscontrato alla Clinica Riabilitazione Toscana.
“Le cure, in una persona ricoverata a marzo, hanno dato esito positivo e l’infezione è scomparsa – ha detto il dottor Scarselli -. Si è trattato di caso isolato e specifico dei mesi scorsi. Ha colpito una persona che è stata trasferita alla Crt da un altro Ospedale per affrontare un progetto riabilitativo specifico. Grazie alle numerose analisi previste per tutti i pazienti e la collaborazione con il Laboratorio di Microbiologia di Arezzo è stato possibile diagnosticare e quindi curare con esito positivo il paziente”.
Il dottor Scarselli ha ricordato che la Clinica di Riabilitazione Toscana, al di là di questo momento, considerata la delicatezza dei pazienti, a volte anche cerebrolesi, ha sempre adottato un meticolosissimo sistema per la rilevazione in ingresso ed il monitoraggio della possibile diffusione dei batteri multiresistenti. Questo, da prima ancora che questa pratica venisse estesa anche a tutti gli altri ospedali.
“Ad oggi – ha concluso il medico – il paziente cui fa riferimento ARS, è guarito dalla infezione New Dehli e presso la Crt non vi sono pazienti con infezioni New Dehli attive cioè con batteri isolati nel sangue”. Insomma, il messaggio che arriva dalla Clinica valdarnese è chiaro: da questa infezione si può guarire.

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