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Valdarno compatto a fianco dei lavoratori Bekaert. Ieri sera assemblea molto affollata a Figline. “Non ci arrendiamo”

Cinema Nuovo esaurito ieri sera, con circa 400 persone in sala,  per l’assemblea organizzata a sostegno dei lavoratori della Bekaert, a pochi giorni dal tavolo ministeriale in programma a Roma il 24 ottobre prossimo. Erano presenti molti sindaci del Valdarno, rappresentanze sindacali, giunta e consiglio comunale di Figline e il Governatore della Toscana Enrico Rossi. Oltre a ricordare quanto è stato fatto in questo anno e mezzo (“I risultati, pur parziali, sono stati raggiunti grazie alla mobilitazione di tutte le componenti”), si è parlato, ovviamente, delle prospettive. Tutti si sono detti concordi nel chiedere, innanzitutto, al Governo, la proroga della cassa integrazione per gli oltre 200 lavoratori coinvolti, anche perchè serve più tempo. “Non si può chiudere così un’esperienza industriale – hanno detto all’unisono -. Noi andremo compatti alla riunione del 24 e chiederemo risposte certe”. Il Presidente Enrico Rossi, infatti ha sottolineato la necessità di fare chiarezza sulla vicenda al prossimo tavolo ministeriale, oltre che di continuare a supportare i lavoratori in questa battaglia finalizzata a realizzare il progetto di reindustrializzazione del loro stabilimento.
“Per noi – è stato detto – era fondamentale dimostrare che c’è tutto un territorio che non si arrende e che continua a chiedere la reindustrializzazione del sito produttivo. Al Ministero ribadiremo proprio questo, giovedì prossimo: che venga fuori il nome di almeno un soggetto che vuole investire qui a Figline, che ci venga fornito un piano industriale concreto e che, per consentirlo, siano individuati i corretti ammortizzatori sociali. Non possiamo assolutamente permetterci di vedere cancellati 318 posti di lavoro e tutto un indotto, perché significa non solo cancellare un pezzo di storia ma anche il nostro futuro”.

Uno stralcio degli interventi di Enrico Rossi e della sindaca Giulia Mugnai

 

Sentiamo adesso Daniele Calosi della Fiom Cgil, Alessandro Beccastrini della Fim Cisl e Davide Materazzi della Uilm Uil.

 

 

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