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“Sul Serristori paradossali rassicurazioni date dall’Azienda”:nuovo attacco dei Cobas

“Ancora una colata di menzogne sull’ospedale Serristori”: nuovo duro comunicato dei Cobas della Usl Toscana Centro in merito al presidio del Valdarno Fiorentino.
Abbiamo letto- affermano Andrea Calò, Domenico Mangiola e Valentina Fontanelli- le paradossali rassicurazioni date dall’azienda alle ultime nostre denunce in merito al “depotenziamento in essere dell’attività chirurgica generale e d’urgenza per acuti dell’ospedale Serristori e sulla carenza di personale in week surgery”,“ sul trasferimento del punto prelievi dall’ospedale Serristori al Distretto, sulla chiusura del laboratorio analisi (utilizzando l’imminente pensionamento di 2 tecnici sanitari) e la sospensione delle attività chirurgica di riduzione delle liste di attesa per la cronica mancanza di anestesisti”, verso le quali- scrivono i Cobas-occorre fare una doverosa precisazione.
Secondo il sindacato “le tardive risposte date dall’azienda non fanno altro che confermare quanto da noi denunciato (tra settembre e ottobre 2019) senza dare una risposta alle criticità da noi sollevate in merito alle drammatiche carenze di personale, allo smantellamento e depotenziamento dell’ospedale. Rispetto alle denunce fatte, la situazione si va aggravando per la mancata sostituzione dei turn over e dell’aumento delle limitazioni lavorative degli operatori dovute ad usura, nuovi sfruttamenti, invecchiamento per età lavorativa, al punto tale che nella lista delle criticità aggiungiamo il reparto di Medicina B, dei poliambulatori e dei servizi specialistici confluiti all’interno dell’ospedale senza adeguamento del personale infermieristico e OSS. Nel reparto di Medicina B siamo al limite della sicurezza e nelle condizioni dei minimi essenziali come nei casi di sciopero.A fine dicembre è prevista una nuova ondata di pensionamenti nei poliambulatori, mancheranno altri 2 infermieri e una coordinatrice che si aggiungeranno alle altre cessazioni dei rapporti di lavoro.Altro che personale ‘infermieristico e operatori socio sanitari, al completo.’ Altro che un nuovo poliambulatorio!!”
“Menzognere sono le affermazioni fatte sul Laboratorio analisi, l’operazione di trasferimento del punto prelievi non è altro che un clamoroso ridimensionamento del servizio di analitica strumentale, così come incerto è il futuro del Centro Trasfusionale, ne sono una conferma i rumors e le preoccupazioni delle Associazioni AVIS e Frates. Va da sé che purtroppo il micidiale trio Regione Toscana, Direzione Generale Usl Toscana Centro e Amministrazione Comunale di Figline Incisa Valdarno  hanno già dato il de profundis all’ospedale per acuti , ne sono una prova i cambiamenti in essere nei reparti, uffici e servizi sempre più dedicati ad un ospedale di Comunità e ad ambulatori per medici specialistici in libera professione, ovvero a pagamento.Sul versante sociale e politico- continuano i Cobas- prendiamo atto di un ripiegamento istituzionale che stanno avendo alcune soggettività che hanno sempre difeso l’Ospedale Serristori , ci riferiamo a ciò che è rimasto del Comitato Salvare il Serristori e ad alcuni rappresentanti di associazioni di utenti che in questi giorni hanno messo in piedi un pericoloso connubio con l’Amministrazione comunale che ha sempre avvallato tutte le politiche della USL Toscana Centro sul territorio del Valdarno Fiorentino e che ci hanno portato all’attuale situazione di precarietà. Questo singolare connubio si è concluso con l’impegno di andare in Regione Toscana dall’Assessore Saccardi per avere rassicurazioni. Ma a fare che? Curioso è il fatto però che l’Assessore Saccardi non ha perso mai occasione di andare e presenziare ad ogni inaugurazione di servizi ceduti dal pubblico ai privati, prima fra tutti Frate Sole che guarda caso potenzia proprio tutta l’attività di laboratorio analisi, in rischio chiusura al presidio ospedaliero Serristori, dopo aver fatto cassa con i servizi ortopedici e riabilitativi in convenzione con il pubblico.Come delegati RSU COBAS – termina il comunicato- non ci stancheremo mai di combattere coloro che privatizzano la sanità pubblica, ne distruggono i principi di solidarietà e universalità del servizio sanitario e infine contribuiscono a demolire l’Ospedale Serristori.”

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