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“Dopo il caso Segre la Chiassai riveda la sua posizione sulla sede di Forza Nuova”. Lo chiede il Pd aretino

Dopo le ultime vicende legate a Liliana Segre il Partito Democratico di Arezzo ha chiesto al sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini di intervenire sulla sede di Forza Nuova aperta nei mesi scorsi in città. “Parliamo dello stesso gruppo politico che ha esposto striscioni contro la senatrice Segre. Minacce. Tanto che lo Stato ha deciso di assegnare una scorta alla sopravvissuta ad Auschwitz. Chissà se questo indurrà la Sindaca di Montevarchi, Silvia Chiassai, a rivedere la sua posizione sulla sede di Forza Nuova. Probabilmente no – ha spiegato il Pd -. La stessa Chiassai è Presidente della Provincia di Arezzo, insignita della medaglia d’oro al valor militare per l’attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale”.
Il Partito Democratico ha poi citato l’atto ufficiale, nel quale si ricorda che “le gravi perdite umane e di beni, inflitte e subite, testimoniano di sacrifici, distruzioni e sofferenze immani di combattenti e popolazioni, di generoso sangue versato”. “Chissà se la Presidente Chiassai lo ha letto – ha aggiunto il Pd – . Chissà se ha messo in relazione la sua tranquilla accettazione di Forza Nuova e il suo ruolo istituzionale al vertice di un’istituzione insignita di medaglia d’oro per la lotta antifascista. Probabilmente no”.
Non è poi mancato un accenno alle ultime polemiche legate ai plessi scolastici. “La sindaca Chiassai ha accesso lo scontro tra Comuni, istituzioni e probabilmente famiglie su una vicenda che riguarda il futuro delle scuole e quindi dei ragazzi della zona – ha sottolineato il Partito guidato da Zingaretti -. Dinanzi ai problemi che sono emersi, la soluzione non può che essere quella di un equilibrio tra gli istituti scolastici dei tre comuni del Valdarno che sono coinvolti, in una logica di pari dignità e di affermazione dei diritti prioritari degli studenti, degli insegnanti e delle famiglie. La soluzione proposta dal Comune di Laterina Pergine Valdarno – ha continuato il Pd – rispecchia questa necessità che invece la Sindaca Chiassai nega in nome di interessi particolari di un singolo territorio. Pensiamo che il ruolo dei Sindaci sia quello di trovare soluzioni condivise in una logica di rispetto istituzionale. Questo pensiero è anche della Sindaca Chiassai? Probabilmente no”.
Il Partito Democratico ipotizza quindi che abbia ambizioni politiche di altro e alto livello che le fanno preferire stili ben diversi da questo. “Poco importa che questi stili aprano le porte a Forza Nuova, neghino la tradizione antifascista e di rispetto della Costituzione della Provincia di Arezzo, mettano un Comune contro l’altro. La Sindaca Presidente – ha concluso il Pd – sta assumendo il profilo di cosa non dovrebbe essere un amministratore pubblico vincolato alla Costituzione antifascista e alla difesa degli interesse di una comunità larga e solidale”.

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