«Sono contento del cammino che avete fatto in questi dodici anni di vita. Avanti! Il cammino è appena iniziato» ha esordito così ieri Papa Francesco, salutando la comunità accademica dell’Istituto Universitario Sophia, che ha ricevuto in udienza privata.
«Nel percorso che sta davanti a voi – ha detto il Santo Padre – non vi mancano i punti di riferimento: in
particolare, l’ispirazione del carisma dell’unità da cui è nata la vostra Università e insieme le linee che ho tracciato nella Costituzione apostolica Veritatis gaudium, in cui il vostro progetto accademico e formativo vuole rispecchiarsi. Anche la vostra partecipazione alla preparazione e agli sviluppi del Patto Educativo Globale va in questa direzione».
All’udienza, che si è svolta nella sala del Concistoro, hanno partecipato il Cardinale
Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze e Gran Cancelliere dell’Istituto,
la dottoressa Emmaus Maria Voce, Vice Gran Cancelliere dell’Istituto e Presidente
del Movimento dei Focolari, l’intera comunità accademica dell’Istituto Universitario Sophia, una rappresentanza del gruppo di lavoro di “antropologia trinitaria” del Celam e i docenti della futura sede locale di “Sophia” in America Latina e Caraibi.
«Vi lascio tre parole, esortandovi a continuare con gioia, visione e decisione il vostro cammino: sapienza, patto, uscita» ha detto loro Papa Francesco.
Sapienza che, ha spiegato Bergoglio, illumina “tutti gli uomini”, con cui
“siamo chiamati a camminare insieme”. Patto, perché “è la chiave di volta della
creazione e della storia”, “il patto tra Dio e gli uomini, il patto tra le generazioni, il
patto tra i popoli e le culture, il patto – nella scuola – tra i docenti e i discenti e anche i genitori, il patto tra l’uomo, gli animali, le piante e persino le realtà inanimate che fanno bella e variopinta la nostra casa comune”. Papa Francesco ha esortato la comunità accademica di Sophia ad aprire “le strade del futuro a una civiltà nuova che abbracci nella fraternità universale l’umanità e il cosmo”.
Al termine dell’udienza ha parlato Piero Coda, Preside dell’Istituto, ha commentato: «Siamo grati a Papa Francesco che ha apprezzato la partecipazione di studenti provenienti dai cinque continenti e anche da diverse tradizioni religiose – ha detto – . E ha apprezzato anche il nostro impegno a non guardare dal balcone ma a mettere le “mani in pasta” per camminare da protagonisti su strade nuove di fraternità».