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Maltempo: prestiti fino a 20 mila euro per le imprese. Nell’elenco della Regione anche 9 comuni valdarnesi

Le ondate di maltempo di novembre in Toscana hanno prodotto 20 milioni di danni e oggi la Giunta regionale ha approvato la delibera con l’elenco dei Comuni colpiti da piogge, esondazioni e allagamenti.
Nella lista figurano San Giovanni, Castelfranco Piandiscò, Laterina Pergine, Loro Ciuffenna, Montevarchi, Terranuova Bracciolini, Figline e Incisa, Reggello e Rignano sull’Arno.
La dichiarazione di emergenza regionale era stata firmata dal presidente Enrico Rossi il 18 novembre, il 21 è stato chiesto alla presidenza del Consiglio dei ministri il riconoscimento di quella nazionale.
Per i rimborsi che eventualmente potranno arrivare dal Governo i tempi non sono immediati, ma con la delibera di oggi liberi professionisti e imprese danneggiate (sono escluse quelle agricole) possono beneficiare da subito di prestiti fino a 20 mila euro senza interessi.
Le risorse saranno garantite attraverso il microcredito e non sarà necessario produrre garanzie. Chi avrà bisogno di maggiori finanziamenti potrà invece usufruire di garanzie per accendere prestiti bancari attraverso Fidi Toscana, la finanziaria di cui la Regione è socia di maggioranza relativa, che attiverà sul territorio sportelli decentrati.
“Per richiedere il prestito, almeno 5 mila euro (e a 5 mila euro dovranno ammontare dunque i danni), basterà un’autodichiarazione con le perdite e gli interventi conseguenti da finanziare. I moduli per il microcredito sono già disponibili sul portale “Toscana Muove”, www.toscanamuove.it, nella sezione “Bandi gestiti”.
“Sono ammesse tutte le spese connesse alla ripresa e al rilancio delle attività, investimenti per riparare o acquistare nuovi macchinari al posto di apparecchiature non più utilizzabili, lavori su operare murarie, i veicoli o l’acquisto di materie prime, semilavorati e prodotti finiti e costi generali ad esempio per la rimozione o lo smaltimento di detriti e fango”.
“Gli uffici esamineranno velocemente le richieste e dall’ammissione al prestito (su cui potrà essere richiesto un anticipo fino all’80 per cento) e dalla firma del contratto le aziende avranno un anno di tempo per eseguire gli interventi dichiarati, con una proroga possibile di ulteriori tre mesi. Trascorso il termine, le spese dovranno essere rendicontate e si dovrà presentare una perizia, finanziabile anch’essa, che certifichi i danni subiti, dopodichè l’intero prestito sarà erogato”.
Il finanziamento potrà essere restituito da tre a dieci anni a tasso zero. Le rate sono trimestrali ma si pagano solo dal terzo anno: è previsto infatti un preammortamento di 24 mesi.

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