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“Ospedale a misura di donna”. Un bollino rosa per il Santa Maria alla Gruccia

In Toscana sono 22 gli ospedali che si sono aggiudicati i “bollini rosa” attribuiti dall’Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna. Tra questi anche il Santa Maria alla Gruccia. Si tratta delle strutture sanitarie che offrono le prestazioni e i servizi migliori a misura di donna: prevenzione, diagnosi e cura di patologie femminili specifiche, presenza di reparti di ginecologia e ostetricia all’avanguardia, percorsi dedicati alla depressione di genere. 41 in tutto i bollini assegnati: a ciascun ospedale possono essere assegnati 1, 2 o 3 bollini.

Questi gli ospedali toscani che hanno ricevuto i “bollini rosa”:

Tre Bollini Rosa:
– Ospedale San Donato di Arezzo
– Azienda ospedaliero universitaria di Careggi, Firenze
– Ospedale della Misericordia di Grosseto
– Azienda ospedaliero universitaria Pisana
– Azienda ospedaliero universitaria Senese

Due Bollini Rosa:
– Ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli, Firenze
– Ospedale S.Maria Annunziata a Ponte a Niccheri, Bagno a Ripoli, Firenze
– Ospedale San Giuseppe di Empoli
– Ospedale di Cecina (Livorno)
– Presidio ospedaliero di Livorno
– Ospedale Versilia, Camaiore (Lucca)
– Ospedale San Luca, Lucca
– Ospedale Apuane, Massa
– Ospedale Santo Stefano, Prato
– Ospedale dell’Alta Val d’Elsa, Poggibonsi (Siena)
– Ospedali Riuniti della Val di Chiana, Montepulciano (Siena)

Un Bollino Rosa:
– Ospedale Santa Maria alla Gruccia
– Azienda ospedaliero universitaria Meyer, Firenze
– Ospedale del Mugello, Borgo San Lorenzo (Firenze)
– Ospedale Santa Maria Nuova, Firenze
– Ospedale S. Jacopo, Pistoia
– Ospedale SS: Cosma e Damiano, Pescia (Pistoia)

L’attribuzione di 1 bollino rosa riconosce la presenza nell’ospedale di unità operative (da 1 a 3) che curano patologie femminili specifiche e l’applicazione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza), con particolare riferimento all’appropriatezza delle prestazioni, accreditamento e certificazione per i requisiti alberghieri e strutturali. Due bollini vengono attribuiti a quegli ospedali che, oltre ai requisiti precedenti, abbiano almeno tre donne nel Comitato Etico, che abbiano donne in posizioni di responsabilità ai vari livelli e personale di assistenza prevalentemente femminile. Inoltre sono ospedali che devono prevedere la centralità della persona ricoverata e che riservino particolare attenzione ai bisogni delle donne di etnie diverse. Il massimo riconoscimento, i tre bollini rosa, viene attribuito invece a quegli ospedali che aggiungono un contributo in pubblicazioni scientifiche su patologie femminili, l’applicazione delle normativa sull’Ospedale senza dolore, il controllo del dolore nel parto e l’analgesia ostetrica.
La cerimonia dell’assegnazione dei bollini si è tenuta stamani al Ministero della salute a Roma.
“Sono davvero contenta per questo riconoscimento attribuito agli ospedali toscani – è il commento dell’assessore al diritto della salute Stefania Saccardi – Tra l’altro, il numero degli ospedali toscani che hanno ricevuto il “bollino rosa” è costantemente cresciuto negli anni: erano 10 nel 2011, ora sono saliti a 22. Le donne costituiscono la maggioranza dell’utenza dei servizi sanitari, ma non sempre gli ospedali offrono un trattamento adeguato alle loro esigenze e necessità. La Toscana ha dimostrato di essere una regione molto attenta alle problematiche femminili anche sul versante sanitario. In Toscana è insediata una Commissione regionale permanente sulla medicina di genere, e in tutte le aziende è in funzione il Codice Rosa, che proprio oggi celebra il decennale a Grosseto, dove è nato”.

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