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Montevarchi: conto alla rovescia per l’ingresso del Mammuthus al Paleontologico

Una cerimonia in grande stile sabato prossimo per inaugurare l’esposizione dei resti fossili di Mammuthus meridionalis del Tasso al Paleontologico di Montevarchi. Il taglio del nastro della collocazione definitiva del cranio con difese, un’ulna e vari frammenti di un esemplare di elefante vissuto oltre un milione di anni fa nel Valdarno superiore conclude un percorso iniziato nel 2016 quando due cacciatori di passaggio nella frazione di Terranuova scorsero ai bordi di una balza due piccoli segni sul terreno. Con uno spirito di osservazione fuori dal comune si resero conto che potevano essere le tracce di un fossile preistorico e avvertirono le autorità competenti. E nell’estate del 2017 la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Siena, l’Accademia Valdarnese del Poggio il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze predisposero lo scavo e le prime fasi di studio, prospettando la futura musealizzazione al Paleontologico, dopo un restauro particolarmente complesso, anche per le dimensioni del mammut, incompatibili con qualsiasi laboratorio ordinario.
Nel frattempo fu lanciata e calamitò subito l’attenzione dei valdarnesi la campagna di partecipazione, ‘SOS Mammuthus’ che dalle piazze reali e virtuali ha portato centinaia di persone a contribuire alla raccolta fondi per dare al pachiderma una nuova casa e un nome che sarà svelato durante l’inaugurazione.
Adesso uno spazio del museo, appositamente attrezzato per l’ospite, espone al pubblico il fossile restaurato, insieme a istallazioni video che consentono di ricostruirne la storia, i caratteri scientifici, il racconto dell’avventurosa scoperta.
“Il singolo reperto – spiegano i curatori – trova il suo interesse quando viene collocato nel contesto ambientale e geologico: il nuovo allestimento offrirà ai visitatori la possibilità di conoscere direttamente un testimone del paesaggio valdarnese della preistoria e dei suoi cambiamenti, andando così a completare idealmente il nuovo volto di un museo che fin dalla riapertura nel 2014 si è orientato alla didattica e alla comunicazione scientifica verso il territorio”.
Sabato alle 11 nella Sala Grande della Poggiana il momento solenne (è necessario prenotarsi), mentre domenica per tutta la giornata sarà possibile ammirare il nuovo arrivato con una serie di visite guidate gratuite.
Per informazioni e prenotazioni inviare una mail all’indirizzo segreteria@accademiadelpoggio.it

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