“I dipendenti pubblici hanno l’obbligo di condurre il proprio lavoro nella continua ricerca della gentilezza verso i cittadini” e le maniere garbate rappresentano un criterio fondamentale per valutare le loro performance. A scrivere la frase, che confina dietro la lavagna facce scure e risposte scorbutiche di chi lavora in municipio ed è in qualunque contesto l’interfaccia del Palazzo con la popolazione, gli amministratori di Loro Ciuffenna che hanno approvato con delibera di Giunta il progetto “Democrazia e gentilezza: per essere gentili occorre essere in due”.
Nell’epoca di chi grida direttamente o sui social per acquisire consensi, sindaco e assessori del borgo alle pendici del Pratomagno hanno deciso di nuotare controcorrente, proseguendo nel percorso iniziato dopo le elezioni della primavera scorsa quando il Comune si dotò, primo in Toscana, di uno specifico assessorato alle pratiche gentili, aderendo alla richiesta dell’associazione “Cor et Amor” di riconoscere l’inusuale delega.
Col passare dei mesi, accanto alle iniziative dedicate specialmente all’educazione dei più piccoli, futuri ambasciatori di una svolta che dovrà essere soprattutto culturale, si è pensato di estendere il progetto e dare mandato all’Ufficio Personale di predisporre una tabella di valutazione della gentilezza nell’operato dei dipendenti utile al calcolo delle premialità interne. Ovviamente il requisito principale resta l’efficienza, accompagnata però dall’idea condivisa che la capacità di fornire risposte puntuali e rapide possa andare a braccetto con espressioni distese e disponibilità.
Sarà l’assessore alla gentilezza Wanda Ginestroni, che tra i suoi compiti ha anche quello di creare una rete di figure istituzionali capaci di svolgere azioni concrete per il benessere e la crescita sociale della comunità, occupandosi del rispetto verso il prossimo e la cosa pubblica, della cura di chi soffre o è in difficoltà, a rendicontare la Giunta sullo stato di applicazione della delibera.