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Cotto Pratigliolmi: prima asta il 26 marzo. Duplice appello di sindacati e lavoratori

Non si intravede ancora la luce in fondo al tunnel nel quale sono piombati i 52 lavoratori valdarnesi della Cotto Pratigliolmi di Castelfranco Piandiscò, azienda che con i suoi celebri manufatti era riuscita a imporsi per decenni sul mercato delle pavimentazioni e dei rivestimenti di pregio, assicurando occupazione e futuro alle maestranze e alle loro famiglie. Fallita a inizio maggio scorso, l’impresa andrà all’asta partendo da una base di 8 milioni di euro il prossimo 26 marzo e stamani i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria e alcuni lavoratori si sono ritrovati in municipio a Piandiscò per lanciare un un duplice appello.
Il primo all’imprenditoria locale ad acquistare un’industria che avrebbe le carte in regola per ripartire. In questi mesi si sono moltiplicate le voci di interessamenti di imprenditori locali e non che potrebbero raccogliere l’eredità e il know how di un sito produttivo a lungo fiore all’occhiello dell’economia di vallata e toscana. Particolarmente appetibile perchè alla chiusura aveva un fatturato di 4 milioni di euro ed è corredato dalla cava del materiale da modellare in fornace.
Il secondo invito è stato rivolto all’amministrazione comunale perché continui ad essere parte attiva nella vertenza e allo stesso tempo aiuti gli ex dipendenti, età media 53 anni e al momento in disoccupazione, a ricollocarsi nel mercato del lavoro. In maggioranza monoreddito, gli addetti possono contare su un’indennità che si riduce ogni mese del 3 per cento.

Il sindaco Enzo Cacioli ai nostri microfoni

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