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Figline. “Idea Comune” si è costituita in associazione. Focus sul centro storico: “Vogliamo essere cittadini attivi”

Dopo l’esperienza maturata nelle ultime due tornate amministrative di Figline e Incisa Valdarno e dopo 5 anni di presenza attiva in Consiglio Comunale “Idea Comune” si è costituita in associazione politico culturale per continuare a promuovere la cittadinanza attiva. Lo ha comunicato il gruppo, ricordando che, l’obiettivo principale, sarà quello di educare e sensibilizzare alla cittadinanza. “Per noi – hanno detto – è una postura di fondo che si rifletterà in ogni iniziativa, attività, comunicazione, progetto che verrà portato avanti. Cittadinanza intesa da un lato come civicness, cioè educazione civica, conoscenza, condivisione e rispetto delle norme di convivenza civile, e dall’altro come citizenship, cioè cittadinanza in termini di identità e appartenenza, promozione del senso d’identità e di appartenenza ad una comunità in cui c’è legame sociale, rispetto dei diritti, senso e cura del bene comune. Vogliamo essere cittadini attivi”.
Tra i primi temi nell’agenda di ideaComune c’è il centro storico di Figline, con la discussione che, periodicamente si riaffaccia, sull’opportunità di aprire o non aprire al traffico alcune aree del centro storico e in particolare piazza Marsilio Ficino. Per ideaComune la questione deve essere collocata in un quadro più ampio: quello di rivitalizzare il cuore della cittadina.
“Ripensare e rilanciare la vitalità del ‘nostro’ centro storico – hanno aggiunto – è oggi più che mai necessario guardando a tutti gli attori che possono fruire della sua bellezza; rivitalizzare uno spazio di incontro fra persone, tra famiglie, significa rilanciare il turismo, le attività ludiche e culturali, ridare vita a chi nel centro storico ci vive, e, di conseguenza, anche le attività economiche che costituiscono una parte fondamentale della nostra città. La scarsa capacità progettuale da parte della politica ha contribuito ad esasperare preoccupazioni e frustrazioni che, nel caso di Figline come in altri casi, hanno finito per concentrarsi solo su un’unica questione (pedonalizzazione sì, pedonalizzazione no) che, è comprovato, non modifica, da sola, il quadro generale”.
Secondo la neonata associazione un nuovo progetto per il centro storico non può prescindere da un processo partecipativo in cui siano coinvolti tutti gli attori in campo, comprese le competenze tecniche. Non è possibile, infatti, fare a meno delle indicazioni, dei suggerimenti di figure esperte, non solo per gli aspetti più ‘visibili’ (arredo urbano, viabilità, ecc.) ma anche per aspetti che stanno più ‘dietro le quinte’ come ad esempio quelli economici e finanziari, le normative da rispettare, gli elementi di sicurezza.
“Quindi – hanno sottolineato – il metodo è importante. Non si può non tenere conto della storia della piazza Ficino (nata e sviluppatasi come mercatale) e della presenza settimanale del mercato, delle distanze, delle aree di sosta per le automobili, dei bisogni di chi è residente, delle necessità dei soggetti deboli della strada, come i bambini, gli anziani, le famiglie. E’ comunque chiaro che, se si vuole rimettere mano al centro storico, è anche necessario investire del denaro per il centro storico di Figline. Non mancano esempi e buone prassi per individuare forme di finanziamento che facilitino meccanismi virtuosi (finanziamenti a fondo perduto o a tasso zero, detrazioni, finanziamenti regionali o comunitari, agevolazioni, ecc.)”.
Per quanto riguarda l’arredo urbano, per Idea Comune occorre curare l’illuminazione, le panchine o le aree di sosta per pedoni, la pavimentazione, la cura delle facciate, le piante e i fiori, i marciapiedi a raso e in generale gli spazi condivisi fra pedoni e automobili, le rastrelliere per le bici, le fontanelle, i cestini portarifiuti, la cartellonistica. Secondo l’associazione, l’introduzione di elementi ed arredi di qualità, non solo piacevoli alla vista, ma funzionali, ha lo scopo ultimo di ridefinire una nuova identità di una determinata area, dove quindi le persone si recheranno e si fermeranno volentieri in uno spazio ben attrezzato, reso più funzionale grazie all’immissione di tali elementi.
Infine c’è il tema della progettazione degli spazi pubblici e di incontro. Per Idea Comune bisogna promuovere iniziative ludiche e culturali con e per la cittadinanza, curando i dehors, ripopolando i fondi vuoti anche con incentivi a chi avvia un’attività non solo economica ma anche socio-culturale, per un’offerta ampia a tutti i fruitori della piazza. “Non c’è nulla da inventare – hanno aggiunto – perché esistono numerosissimi esempi di comuni virtuosi che hanno realizzato ciò che sembrava impossibile: la rinascita dei centri storici. E’ stato fatto, è possibile farlo, con progetti completi, che non si limitano ad una catena in cima e in fondo ad una piazza o pensando di limitare il dibattito a “macchine sì / macchine no”. E’ necessario guardare ad una molteplicità di aspetti, ad una molteplicità di attori. Noi – hanno concluso – proporremo nelle prossime settimane un documento di riflessione sul centro storico come stimolo alla riflessione collettiva, alla partecipazione di tutta la cittadinanza, alla ricerca di competenze, all’ascolto delle esperienze già fatte, per arrivare a condividere un progetto per far rivivere il nostro bel centro storico”.

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