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Coronavirus, lettera del vicepresidente del consiglio di Figline Incisa Ciari all’assessore regionale Saccardi

Il vice presidente del Consiglio Comunale di Figline Incisa Costantino Ciari interviene sul coronavirus e su quanto deciso dalla Regione Toscana in merito al rientro di 2500 persone dalla Cina. Ciari, medico e Presidente del sindacato F.I.S.M.U. Toscana esprime le proprie perplessità in una lettera inviata all assessore regionale Stefania Saccardi. “Ho letto dei circa 2500 cinesi che stanno rientrando in questi giorni dal loro Paese e dei provvedimenti presi dalla Regione per contrastare l’eventuale diffusione del coronavirus- scrive Ciari-.Spero francamente che nessuno sia stato contagiato. Ma ritengo le misure adottate poco consone a impedire la diffusione del virus soprattutto quando si tratta di soggetti con sintomatologia che necessitano di test tampone per la conferma o meno dell’infezione.A quanto mi risulta questi soggetti dovrebbero recarsi presso un ambulatorio appositamente preparato. Ciò implica un viaggio più o meno lungo, con mezzi privati o pubblici, dall’abitazione all’ambulatorio.“
“Ciò contrasta con le direttive del WHO –continua Ciari- che chiaramente invitano i soggetti sintomatici e provenienti da aree a rischio (e WHO fa riferimento specificamente alla Cina) a rimanere a casa e avvisare il medico. La visita e il tampone sarà effettuata a domicilio del paziente da una equipe istituita all’uopo la quale oltre al tampone per la ricerca del coronavirus valuterà se del caso la permanza a casa sotto controllo o il ricovero.Quanto sopra da me prospettato è rilevabile oltre che nel sito www.who.int anche nel sito della ARS TOSCANA (www.ars.toscana.it) che fa riferimento continuo al WHO e agli altri organismi internazionali per le malattie infettive.Mi sono permesso ciò perché più che alle sterili polemiche (non sono razzista e queste procedure vanno eseguite sia sui gialli,bianchi,neri e turchini e di qualsiasi nazione siano se provengono da aree a rischio) sono interessato come medico alla salute delle persone di qualsiasi razza e religione. Le scrivo anche perché sollecitato da molti colleghi che non condividono affatto le misure che sono state predisposte soprattutto per quelle di cui sopra.La invito quindi a controllare e modificare le misure di contrasto al coronavirus- termina Ciari nella lettera all assessore regionale- tenendo presente quanto previsto dal WHO.”

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