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Poste a Ponticino. Simona Neri risponde alla Lega: “Ci stiamo muovendo da tempo per il bene della cittadinanza”

Dopo le accuse del consigliere regionale della Lega Marco Casucci in merito alla chiusura dell’ufficio postale di Ponticino, la sindaca di Laterina Pergine Simona Neri, chiamata in causa, ha sottolineato di essersi sempre battuta per il mantenimento degli uffici postali periferici, oltre che per i servizi ai cittadini. “Forse – ha aggiunto – Casucci ignora che quando ero sindaco di Pergine Valdarno, insieme ai miei consiglieri, riuscimmo a salvare l’Ufficio di Pieve a Presciano tramite ricorso e vittoria al TAR. Cosa che ovviamente non è consentito fare sulla questione in oggetto”.
La sindaca ha ricordato poi che i tentativi e le interlocuzioni con la Asl e le Poste vanno avanti dal 10 di ottobre. “E non grazie alla “sollecitazione” dell’opposizione locale nè regionale, ma per il bene della cittadinanza”. Riguardo ai “tempi” per la progettazione e l’adeguamento sismico di un edificio, Simona Neri ha precisato che non si possono dare, né prevedere con certezza matematica. “Non occorre essere ingegneri per saperlo, basta essere stati amministratori comunali ed in ogni caso conoscere la legge italiana in materia di appalti. La legge – ha proseguito -, la debbono rispettare tutti, ed in questo caso prevede di approvare il bilancio di previsione comunale, previsto per il 24 febbraio, assegnare la progettazione con incarico a tecnico specializzato e espletare la procedura di appalto dei lavori nel rispetto delle normative vigenti comprese quelle relative all’antimafia ed all’anticorruzione. Come già anticipato – ha continuato la sindaca – questo intervento rappresenta la priorità assoluta nell’attuazione del piano triennale delle opere pubbliche di questa amministrazione per cercare di limitare al minimo ogni disagio per la cittadinanza. 330.000 euro sono già stanziati per i lavori”.
La Neri ha poi ricordato che è difficile riuscire ad aprire un ufficio di Poste Italiane provvisorio senza che Poste Italiane siano d’accordo. “Evidente almeno quanto la volontà politica di addossarne la colpa all’amministrazione. Ma noi non demordiamo e lavoriamo affinché questo stato delle cose cambi”, ha concluso.

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