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Arezzo. Stamani in Prefettura riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per il Coronavirus

Questa mattina ad Arezzo, presieduta dal Prefetto Anna Palombi, si è tenuta una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, per fare il punto della situazione in merito all’emergenza epidemiologica da COVID-19. Presenti all’incontro, i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine e del Corpo dei Vigili del Fuoco, il Sindaco di Arezzo, il Presidente della Provincia, il Direttore Generale dell’ASL Sud Est Toscana, i rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Provinciale, del Servizio Protezione Civile della Provincia e del Comando della Polizia Locale di Arezzo. Dopo aver effettuato una ricognizione generale sulle misure precauzionali già in atto anche e, al momento, in provincia di Arezzo, non sono stati registrati casi di positività al coronavirus, è emersa la necessità che sia assicurata la più scrupolosa osservanza delle indicazioni fornite dall’autorità sanitaria regionale e dal Ministero della Salute.
In particolare, il Direttore Generale della ASL ha illustrato le misure di precauzione e di prevenzione che sono state varate, tra le quali l’allestimento agli ingressi degli ospedali di help-desk e check-point per conoscere preventivamente le ragioni degli accessi nei presidi sanitari, anche al fine di ridurre, in questo contingente momento, il carico delle presenze nelle aree ambulatoriali, nonché l’installazione, nelle zone antistanti i pronto soccorso, di tende ove svolgere un pre-triage, allo scopo di intercettare preventivamente coloro che presentano disturbi alle vie respiratorie o sintomi influenzali, onde evitare la commistione con i soggetti che si recano al pronto soccorso per altre esigenze.
In questa fase diventa fondamentale e strategico il ruolo che svolgono i medici di famiglia ed i pediatri, che sono tenuti a seguire tassativamente le istruzioni impartite, anziché recarsi autonomamente al pronto soccorso.
È stata ribadita l’assenza di situazioni che possono determinare comportamenti allarmistici, come l’ingiustificato accaparramento di prodotti alimentari, fonte solo di infondate tensioni.
Le scuole restano aperte, ferma restando la decisione dell’autorità scolastica di sospendere i viaggi di istruzione e le uscite dalle sedi scolastiche.
Per quanto riguarda le manifestazioni e gli eventi pubblici, è rimessa alla valutazione discrezionale dei Sindaci, quali autorità sanitarie locali, la decisione di un loro eventuale differimento per ragioni precauzionali e di opportunità.

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