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Coronavirus. La Confartigianato lancia l’allarme. In crisi il settore turistico e quello legato ai viaggi

La Confartigianato di Arezzo lancia l’sos. La diffusione del Coronavirus in Italia sta creando grossi problemi al mondo produttivo, soprattutto in alcuni settori. Le imprese, quindi, chiedono interventi di sostegno. Un concetto ribadito oggi dal presidente provinciale Ferrer Vannetti, dal Segretario generale Alessandra Papini e dai presidenti provinciali delle associazioni di mestiere dell’associazione di categoria. Era presente anche il presidente del sindacato pensionati, Angiolo Galletti.
Risulta particolarmente colpito il settore turistico ricreativo e quello legato ai viaggi. “Lo stop alle gite scolastiche e alle manifestazioni pubbliche, il crollo del turismo e dei viaggi di lavoro hanno fatto piovere le disdette. Siamo al collasso, con stipendi da pagare, rate dei mutui e del leasing dei mezzi che incombono – hanno detto i presidenti degli Autobus Operator e dell’Associazione Turismo di Confartigianato Imprese, Valter Fabbri e e Barbara Lancini – . In un periodo, tra l’altro, che per il nostro comparto è fondamentale, con i nostri mezzi impegnati nelle gite scolastiche e in quelle organizzate da gruppi italiani ed esteri per Pasqua e il periodo primaverile. Da un giorno all’altro ci siamo trovati ad avere l’agenda vuota, con cancellazioni complete per marzo, aprile addirittura per maggio”.
Fabbri ha raccolto la preoccupazione di una ventina di aziende del settore, realtà che non hanno altro introito se non il noleggio dei bus per viaggi organizzati, non occupandosi del trasporto di linea.
E’ stato quindi rivolto un appello alla Regione e al Governo “affinché studi qualche forma di sostegno”. La Confartigianato non chiede soldi, ma una serie di possibilità: in primo luogo la cassa integrazione e interventi che sollevino dalle scadenze fiscali e bancarie che incombono.
“Più in generale – ha aggiunto il vice Presidente Luca Baglioni – la situazione che si è determinata ha mobilitato Confartigianato che è impegnata a tutti i livelli per raccogliere le istanze degli imprenditori e per rapportarsi con i livelli istituzionali, in primis il Governo, ma anche la Regione e i Comuni.
“Esprimiamo apprezzamento per l’intensa opera di consultazione messa in campo dal Governo – ha continuato Luca Baglioni – ma chiediamo di mantenere aperto e costante il livello di confronto, sia con le autonomie territoriali, sia con le rappresentanze di impresa, poiché la situazione è suscettibile di cambiamenti repentini che necessitano di una capacità di risposta rapida ed efficace”. Prioritario per Confartigianato è sostenere la liquidità.
“Occorrono interventi di sostegno alle esigenze immediate di liquidità di imprese e famiglie – ha sottolineato il presidente della Consulta delle Categorie Maurizio Baldi – . E’ necessario sospendere adempimenti tributari e previdenziali e di ogni altro pagamento, dalle utenze ai mutui, da estendere anche alle cosiddette “zone gialle”, ma soprattutto, visto l’incerto sviluppo della situazione, riteniamo che questi interventi non siano “cristallizabili” in modo rigido”. Confartigianato ha ricordato anche il tema dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, che possono aiutare le imprese in crisi di liquidità. Sarebbe quindi utile prevedere risorse per fornire anticipazione finanziaria alle amministrazioni locali che possono trovarsi in difficoltà. La discussione si è poi concentrata su temi nazionali.
“Dobbiamo contrastare il duro colpo che l’infezione da coronavirus sta infliggendo all’immagine dell’Italia e del Made in Italy, con ripercussioni non soltanto sull’export, ma anche su fattori più interni, come sta già succedendo per l’annullamento e riprogrammazione sine die delle più importanti fiere nazionali e le conseguenti ripercussioni sull’indotto”, ha detto il segretario provinciale Alessandra Papini, che ha poi voluto rivolgere un appello agli imprenditori della provincia di Arezzo affinchè tengano stretti contatti con l’associazione e la aiutino nel monitoraggio della situazione. “Avere costantemente il polso della situazione è per noi fondamentale per raccordarci con i livelli regionali e nazionali e continuare il confronto con le istituzioni nel modo più efficace per la difesa del nostro tessuto economico e sociale”, ha concluso Papini.

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