Oggi è morto Don Manlio Tinti,uno dei sacerdoti più conosciuti della Diocesi di Fiesole soprattutto negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso. E’ stato per lungo tempo cappellano a San Giovanni V.no, poi vicario sostituto e quindi proposto della chiesa di Santa Maria a Sco’ a Piandiscò, esattamente dal 1967 fino al maggio del 1984 quando, ormai monsignore, fu chiamato a guidare la comunità della Collegiata di Figline V.no.

Don Manlio Tinti è stato figura di grande spessore nella chiesa valdarnese, persona culturalmente molto preparata e molto attiva, soprattutto nel mondo giovanile lasciando a tutti ricordi indelebili.

Numerose furono le attività e manifestazioni che presero vita e animarono la comunità piandiscoese durante il suo mandato, molte delle quali ancora oggi in vigore: la festa della Fraternità, l’appuntamento “Arriva la Befana”, la corale parrocchiale S.Cecilia, la compagnia teatrale La Martinicca, la società femminile di pallavolo (SPP), le Miniolimpiadi, il campeggio al mare per i ragazzi, il carnevale con le prime sfilate per i paese.

Dopo il suo trasferimento a Figline V.no diede vita ai gruppi Caritas impegnandosi sempre in prima persona verso gli umili ed i più bisognosi. La sua missione è stata sempre molto attiva almeno fino a quando rimase gravemente ferito in un incendio verificatosi nella casa vacanze per parrocchiani a S. Martino di Figline. Da allora il sacerdote, duramente provato dall’episodio con postumi sul fisico, ha mantenuto il suo mandato nella Collegiata figlinese fino a che, ormai molto anziano, si è ritirato dall’attività sacerdotale.
Don Manlio, venuto a mancare all’età di 91 anni in pieno clima da coronavirus, è stato ricordato oggi nelle Sante Messe che sono state celebrate senza popolo.

Una solenne celebrazione di suffragio, ha fatto sapere la Curia locale, avrà luogo a Figline V.no, una volta passata l’attuale emergenza.