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Situazione del Serristori. Naimi e Simoni chiedono alla Mugnai azioni concrete

Ancora il Serristori in primo piano: Cristina Simoni capogruppo delle Liste Civiche per Figline e Incisa Valdarno e Lorenzo Naimi capogruppo del Movimento 5 Stelle in un’interpellanza chiedono azioni più concrete per il presidio ospedaliero figlinese.”Premesso che il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. Che numerose e importanti organizzazioni sindacali e anche comitati civici hanno preso pubblica posizione tramite documenti resi noti dalla stampa locale, per evidenziare le difficoltà che si sono determinate all’ospedale di Figline Valdarno a seguito degli ultimi provvedimenti presi dall’Azienda Usl Toscana Centro e che in tali documenti pubblici si ricorda come sia stata assunta la decisione di chiudere il pronto soccorso nelle ore notturne e di trasferire ad altri presidi i medici anestesisti. Tali decisioni- scrivono Simoni e Naimi- pregiudicano il funzionamento degli indispensabili servizi sanitari di diagnostica radiologica, endoscopia digestiva, cardiologia, e anche attività oncologica, proprio perché a causa della mancanza del medico anestetista non potranno essere effettuate, trasfusioni di immunoglobuline, chemio terapia, biopsie oncologiche.Tali provvedimenti sarebbero stati presi dalla Ausl Toscana Centro nell’ambito degli spostamenti di personale effettuato per contrastare la diffusione del Covid-19.”
“Lariorganizzazione delle strutture ospedaliere per affrontare l’epidemia da nuovo coronavirus non può certamente avvenire a discapito dei malati ricoverati negli ospedali per patologie non legate al Covid-19- continuano i consiglieri-.Tra l’altro nelle settimane scorse l’ospedale Serristori è stato dichiarato Presidio Ospedaliero No-Covid e per questo sono stati aumentati i posti letto destinati all’assistenza di malati non colpiti dall’epidemia.Per evitare il rischio clinico per pazienti e personale sanitario va rispettato quanto previsto dalla normativa che obbliga alla adeguata presenza di medici e di operatori sanitari.
Da qui la richiesta se corrisponde al vero quanto esposto da numerose organizzazioni sindacali e dai comitati cittadini.” Nel caso in cui fosse reale il quadro rappresentato da queste organizzazioni, cosa intende fare la sindaca, quale responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio, per far sì che venga sanata la situazione che si è determinata all’Ospedale Serristori in modo che ai cittadini ricoverati all’ospedale di Figline siano assicurate tutte le cure necessarie- terminano Simoni e Naimi-senza dover ricorrere ad altre strutture ospedaliere, tra l’altro già interessate da casi di Covid 19.”

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