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Serristori, comunicato del Partito Democratico. “da ospedale no- Covid a non ospedale. Vogliamo risposte certe dall’assessore Saccardi”

Dura nota dell’Unione comunale del PD di Figline Incisa in merito alle ultime vicende che vedono protagonista l’ospedale Serristori di Figline. Nel comunicato si chiedono riposte certe e tempestive alla Regione.
“Si ricomincia-così inizia la nota del Partito Democratico-.Pochi giorni fa, viste le rassicurazioni della Regione Toscana e della Direzione dell’AUSL Toscana Centro e ascoltate le loro strategie per il contrasto a questa devastante pandemia, erano emerse delle visioni sul futuro e, al momento, un ruolo centrale del Serristori, sarebbe divenuto un importante centro No-Covid, su cui far riferimento. Tutto questo era, in qualche maniera apprezzato, anche se con delle perplessità, per la chiusura notturna del Pronto Soccorso.  Purtroppo, dagli sviluppi che stanno emergendo sembra di essere di fronte alla neve marzolina che dura dalla sera alla mattina, infatti, la situazione sta evolvendo in maniera totalmente inaspettata. La direzione dell’AUSL, nella fase emergenziale sta depauperando il nostro presidio, portando via professionalità e materiali. Purtroppo si continua a morire ed avere bisogno del Pronto Soccorso e delle cure anche per altre patologie e l’Ospedale, al momento, non risulta, a detta degli stessi operatori, più adeguato a dare risposte concrete ai cittadini di questa comunità.Il Partito Democratico non ritiene giusto in nessuna maniera che questo venga ancora perpetrato all’Ospedale Serristori.Con la fiducia nelle istituzioni e con un profondo senso di collaborazione credevamo che la fase di emergenza non dovesse essere letta come uno smantellamento. Purtroppo, al momento, per quello che succede e per le notizie in nostro possesso, siamo di fronte non ad uno smantellamento ma ad una chiusura vera e propria del nostro presidio, dove tutto quello che era stato atteso è stato disatteso.”
Non abbiamo più anestesisti,-continua il PD- non abbiamo più possibilità di operare in sicurezza, non abbiamo più una realtà in cui il diritto alla salute è garantito.La Nostra AUSL sta andando in controtendenza alle direttive dei vari Ministeri e del Governo stesso: dove si richiamano e assumono medici ed infermieri qui mancano, dobbiamo dare spazio alla sanità pubblica, in cui le cliniche private abbiano un ruolo complementare e di contorno.
L’ospedale Serristori sembra essere velocemente passato da Ospedale No-Covid a Non Ospedale.”
Da qui la richiesta alla Regione:”Speriamo che l’Assessore Saccardi ci fornisca, in maniera celere e convincente, delle risposte anche per chiarire definitivamente, senza falsi proclami, la sua posizione, quella della Regione e quella dell’Azienda su questo presidio. La invitiamo a farsi viva e a dirci come stanno le cose, perché siamo stanchi di attendere fiduciosi.”

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