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Buoni spesa. Tassi risponde al Pd di Montevarchi. “Conosce poco la materia”

“Il Pd di Montevarchi non ha perso occasione per criticare le disposizioni del Governo nazionale che sostengono politicamente in un momento in cui la politica, intesa come strumentale propaganda, dovrebbe fare anche un passo indietro, spendendo le migliori energie per combattere la morsa del Covid 19 che attanaglia il nostro territorio”. Lo ha detto l’assessore montevarchino Stefano Tassi in risposta all’uscita del Partito Democratico sui buoni spesa. Tassi ha parlato di inesattezze, accusando l’opposizione di conoscere poco la materia del contributo alimentare e invitando i vari rappresentanti del Partito Democratico ad informarsi anche presso gli altri Comuni della vallata a guida Pd. “Tutti i parametri di valutazione, compresa la soglia del saldo contabile a €12.000 sui conti correnti bancari o postali, e la modulistica adottata – ha spiegato l’assessore – sono stati valutati dai responsabili dei servizi sociali, adottando infatti una domanda che risulta essere pressoché identica anche a San Giovanni Valdarno, Cavriglia, Terranuova Bracciolini ed altri. Quindi mi aspetto che coerentemente, la proposta avanzata a Montevarchi sia estesa a tutto il Valdarno. In caso contrario, mi verrebbe il dubbio dell’ennesimo tentativo sterile di buttarla sulla polemica politica senza alcun beneficio per la collettività”.
Stefano Tassi ha ricordato che a Montevarchi ci sono a disposizione 139mila euro che il Governo ha assegnato al Comune per la solidarietà alimentare. “Ma è ben inteso – ha aggiunto – che i servizi sociali continuano a dare la priorità alle famiglie fragili, ai minori o disabili, indipendentemente dal Covid 19, così come continuano a valutare eventuali richieste di sostegno, come ad esempio il pagamento di utenze. Questa Amministrazione – ha proseguito – non ha mai operato tagli ai finanziamenti assegnati al sociale. Non è neppure ipotizzabile l’aver valutato il parametro della giacenza media del conto corrente, perché questo avrebbe significato la necessità per gli interessati di contattare la propria banca, con un aggravio anche di spesa, in quanto alcuni istituti bancari chiedono – per estrazioni extra come questa – un costo al correntista, considerando poi che non tutti sono in grado di avere un supporto informatico e con il rischio di riversarsi agli sportelli bancari già in sofferenza”.
Tassi ha poi precisato che il ritiro e la consegna dei moduli per la domanda, in via Cennano n. 173, in giorni e orari stabiliti, tramite i volontari della Protezione Civile e di altre organizzazioni, è stata dettata dall’esigenza di venire incontro a quelle persone che non possono accedere ad internet e a quelle che non hanno un indirizzo di posta elettronica o una stampante in casa. Domani, 5 aprile, dalle 9 alle 11, per i residenti di Levane, saranno distribuiti i moduli per richiedere i buoni spesa, anche presso la sede Incomune, in via Leona 114. “Per la distribuzione, invece, abbiamo predisposto, sempre con i volontari della Protezione Civile, un sistema apposito di sorveglianza nel rispetto delle distanze di sicurezza previste dalle normative vigenti”.
Il buono spesa del Comune di Montevarchi, comprende non soltanto la grande distribuzione e negozi di vicinato, ma anche produttori agricoli. “Siamo ben consapevoli della generosità di tanti concittadini, volontari e imprese del territorio, che sono sempre i primi a chiedere come aiutare e sostenere gli altri. Ricordo al Pd – ha concluso l’assessore – che siamo riusciti a colmare molte carenze, soprattutto nei dispostivi di protezione individuale per operatori sanitari e cittadini, grazie alla straordinaria solidarietà del nostro territorio. Consiglio casomai al Partito Democratico di rivolgere la critica ai suoi rappresentanti a Roma e di attivarsi per predisporre misure economiche di contrasto ad una pandemia che non scarichino l’onere sui singoli Comuni, già ampiamente coinvolti dall’emergenza”.

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