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Rsa di Bucine: emergenza sanitaria Covid-19. L’aggiornamento della Giovani Valdarno

Dieci anziani vittime del Covid-19 alla Rsa di Bucine, altri 19 nonni e 24 operatori positivi. E’ un bilancio doloroso quello della Fabbri Bicoli, gestita dalla Giovani Valdarno e la cooperativa adesso fa il punto sulle misure di prevenzione e contenimento adottate fin da prima che emergessero positività.
Già dal 6 marzo, ricordano i referenti, è stato vietato l’accesso a tutti i familiari, mentre potevano entrare esclusivamente i medici, il personale e i manutentori essenziali. Al tempo stesso i locali sono stati sanificati più volte da una ditta specializzata esterna, è stata aggiornata la dotazione dei dispositivi di protezione individuali come prescritto dai protocolli sanitari, predisposto un access point per misurare la temperatura e verificare le condizioni di salute dei dipendenti in ingresso.
Non solo, perchè sono state riorganizzate le vie di entrata e uscita dai reparti e dei percorsi sporco/pulito, per evitare sovrapposizioni e contatti tra gli addetti di ambienti diversi, e le modalità di raccolta dei rifiuti e di pulizia dei locali in linea con la normativa.
Giovani Valdarno ricorda anche che infermieri, operatori sociosanitari, addetti ai servizi di pulizia e cucina e all’access point sono stati adeguatamente formati sulle caratteristiche del virus e le modalità di trasmissione, epidemiologia, presentazione clinica, diagnosi, trattamento e procedure da seguire di fronte a un caso sospetto o probabile/confermato
Nel cognitivo-comportamentale, il “nucleo zero” colpito dal contagio e ora gestito dalla Asl Toscana Sud Est, sono ospitate 17 persone positive; altre 2 sono ricoverate in ospedale. 24 invece gli addetti positivi curati al loro domicilio.
E appena il virus si è manifestato è stato disposto l’isolamento funzionale dei degenti positivi o sospetti in base al protocollo regionale, si è incrementata la dotazione di mascherine, guanti monouso, tuta integrale, camici, visiere o occhiali, sovrascarpe, prodotti specifici per l’igiene delle mani, e costituita una task force dedicata all’aggiornamento continuo della formazione del personale rispetto all’evoluzione delle procedure e degli strumenti di comunicazione e informazione usati nella struttura (segnaletica, cartellonistica, ecc.).
La cooperativa infine fa sapere di aver sostituito gli operatori malati o che hanno lasciato l’incarico dopo l’assunzione da parte del sistema sanitario e attivato un servizio telefonico di supporto psicologico per colpiti dal contagio e famiglie degli ospiti.

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