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Ripresa la produzione del gruppo Prada. Bertelli: “Abbiamo cercato la consulenza delle principali strutture sanitarie”

A seguito di una chiusura forzata di quattro settimane causata dall’epidemia di Coronavirus, la produzione del Gruppo Prada ha ripreso il 20 aprile 2020 con la riapertura dei reparti di pelletteria, calzature e abbigliamento in Toscana, Umbria, Marche e a Milano, limitandosi alla prototipazione e alla raccolta campioni. Questo ritorno al lavoro ha coinciso con l’implementazione di una gamma completa di misure per proteggere dalle infezioni da COVID-19, incluso un protocollo di sicurezza all’avanguardia che prevede un doppio screening dei dipendenti (un test sierologico e un test virale) in collaborazione con l’ospedale Careggi di Firenze. Le misure comportano anche ore ridotte o ore suddivise su più turni, per garantire un accesso ordinato ai siti e per consentire alle stazioni di lavoro di essere distanti circa due metri di distanza. I dipendenti vengono misurati quotidianamente e devono indossare guanti e maschere per tutta la durata del turno; inoltre, tutte le postazioni di lavoro sono fornite con gel igienizzante e le camere vengono disinfettate ogni mattina e sera.
Patrizio Bertelli, CEO del Gruppo Prada, ha dichiarato: “In questa situazione di emergenza non abbiamo solo considerato quando riaprire le nostre strutture produttive, ma soprattutto come proteggere i nostri dipendenti dal virus quando hanno riaperto. Abbiamo immediatamente cercato la consulenza delle principali strutture sanitarie e di fornitori specializzati all’avanguardia per identificare la tecnologia medica più quotata attualmente disponibile per salvaguardare la salute dei nostri dipendenti e combattere il virus ”.

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