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Rignano: intervento acrobatico per la sicurezza del ponte mediceo

Intervento acrobatico del Consorzio 2 Alto Valdarno, sulla pila centrale del ponte mediceo sull’Arno che collega Rignano a Reggello, in località San Clemente. Le piene di novembre e dicembre avevano lasciato considerevoli accumuli di legname e residui vegetali pericolosi ai fini della funzionalità del corso d’acqua.
A complicare la situazione la loro posizione in un punto difficilmente raggiungibile. Per questo è intervenuto un “operatore volante”, abilitato a svolgere operazioni in quota su funi.
Con l’aiuto dei necessari dispositivi di sicurezza si è calato dalla sommità del ponte per raggiungere e legare il materiale che, con l’intervento di verricello e trattore, è stato poi gestito dai colleghi posizionati sulle sponde.
“L’operazione si è resa necessaria per garantire il libero deflusso idraulico del fiume e per limitare gli effetti erosivi che l’accumulo del materiale trasportato dalle piene può indurre sul ponte stesso”, ha spiegato l’ingegner Beatrice Lanusini del Consorzio 2 Alto Valdarno, illustrando il procedimento seguito.

“Raccontare questa operazione indubbiamente inusuale è il modo migliore per dimostrare che il Consorzio 2 Alto Valdarno ha sempre lavorato a pieno ritmo anche nel periodo di lockdown – commenta la Presidente del CB2 Serena Stefani -. La nostra squadra è riuscita, nonostante la pandemia, a gestire tutta l’attività senza ritardi, individuando sempre le soluzioni più efficaci e adeguate. Da oggi l’organizzazione dei dipendenti sarà modificata e adeguata alle nuove disposizioni governative. Potranno partire, oltre ai lavori indifferibili e urgenti, anche gli interventi di manutenzione ordinaria che andremo a realizzare seguendo il cronoprogramma definito annualmente e approvato dalla Regione Toscana. Insomma il Consorzio è pronto a “ripartire”, nella consapevolezza che di fatto non si è mai fermato”
Soddisfatto del lavoro svolto il sindaco di Rignano Daniele Lorenzini: “Un intervento di sicurezza e decoro importante per la cittadinanza segnalato dalla nostra amministrazione e dalla popolazione che monitorava il ponte che, storicamente, per noi rappresenta il collegamento con il resto del Valdarno.”

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