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L’Arci Valdarno scrive una lettera ai sindaci e ai circoli: “facciamo socialità e cultura in altri modi”

L’Arci Valdarno, in questi giorni, ha scritto una lettera ai sindaci della vallata e ai 68 presidenti dei circoli del territorio per porre l’attenzione su una serie di temi strategici in questa fase di ripartenza e di ripresa. Tra questi, la necessità di fare cultura e socialità in altri modi, attraverso attività a sostegno dei bisogni della comunità.
“Non c’è ripartenza senza associazionismo”, E’ questo l’appello che Arci nazionale ha rivolto al Governo e a tutte le istituzioni, richiamando l’attenzione sull’importanza di continuare a prendersi cura della comunità.
“In questi giorni così difficili per tutti, anche in Valdarno i circoli e il comitato Arci hanno provato a fare socialità e cultura in “altri modi”. Ci sono stati incontri virtuali e momenti di formazione, ma anche circoli che si sono impegnati per la distribuzione di viveri e dispositivi di sicurezza – ha detto il presidente del comitato Arci Valdarno Marco Mini -. Ora che si apre questa prima fase di ripartenza, siamo convinti che sia fondamentale pensare insieme ai bisogni della comunità costruendo nuove modalità di azione pur tenendo alta l’attenzione sulle misure di prevenzione”.
Nella lettera inviata l’Arci si è messo a disposizione, quale soggetto del Terzo Settore radicato nel territorio, per contribuire alla realizzazione di attività a sostegno dei bisogni della nostra comunità ed al loro ripensamento, con particolare riferimento alle famiglie, ai bambini, ai più fragili e al normale bisogno di socialità di tutte le persone.
Da lunedì scorso, il comitato zonale ha inoltre dato avvio al progetto “Se il Nonno fosse un gatto”, promosso in collaborazione con “La Casa sull’Albero” di Arezzo, dedicato alla figura di Gianni Rodari, maestro, pedagogista, grande scrittore, educatore, che a 100 anni dalla sua nascita, continua a darci irriverenti e ricchi spunti di riflessione.
Per adesso sui social del Comitato, con la voglia di tornare a farlo anche in spazi reali di incontro, ci saranno spunti idee e riflessioni per bambini e genitori proprio in compagnia di Rodari e del suo pensiero – ha concluso l’Arci -. Guardare il mondo a testa in giù: faticoso, ma chissà che uno sguardo nuovo ci offra la possibilità di trovare nuove vie di uscite, riformulazioni, invenzioni, resistenze”.

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