Cerca
Close this search box.

Banca Valdarno. 1.300 richieste in poco più di un mese. Il 70% di quante ne arrivano in un anno

Uno degli aspetti che stanno emergendo con forza legato all’epidemia covid è ovviamente quello economico. 1.300 richieste in poco più di un mese tra finanziamenti, sospensioni dei mutui e cassa integrazione, contro le 1.800 che arrivano, generalmente, in un anno. Questa la mole di lavoro che sta gestendo, in questa fase di emergenza, Banca Valdarno. Lo ha detto in questi giorni il presidente Gianfranco Donato.
“Un istituto come il nostro, che rappresenta circa il 20% del mercato bancario valdarnese– ha detto Donato – gestisce, tra i depositi e gli affidamenti circa un miliardo di euro, di cui seicento milioni sono dei risparmiatori valdarnesi. Circa trecentosettanta milioni di euro di questi risparmi vanno poi a finanziare i mutui e i prestiti. In un anno, generalmente, gestiamo circa 1.800 richieste, tra pratiche per acquisto automobili, mutui, anticipo fatture e altro ancora. In poco tempo siamo arrivati al 70% di questa cifra. Questo ci fa capire di quali numeri si sta parlando”.
Riguardo ai tempi di erogazione, Donato ha fatto alcune precisazioni. “Da una parte noi abbiamo l’obbligo – ma è anche una cosa corretta – di prestare attenzione all’esame delle richieste perché comunque, ad di là della burocrazia che va affrontata, ci sono comunque normative da tenere presenti. Però abbiamo snellito alcune procedure. Nonostante 1.300 richieste, non abbiamo la fila davanti alle nostre filiali. Trattando infatti un prodotto particolare possiamo, almeno nella prima fase, interloquire a distanza. Il cliente prende un appuntamento con i sistemi che la tecnologia ci mette a disposizione e riusciamo a completare l’80% della trattativa il videoconferenza a distanza. Il cliente viene in banca solo successivamente. Rispetto a questa mole di domande – ha aggiunto il presidente dell’istituto di credito – non si può però rispondere in pochi giorni. Questo bisogna dirlo chiaro. Ma si sta facendo un grande sforzo. Basti pensare che di 90 dipendenti ne abbiamo riconvertiti 15 ad analizzare le pratiche di fido”.
Donato ha poi voluto rivolgere un pensiero a chi lavora a Banca Valdarno. “Giustamente è stato fatto un plauso a chi è in prima linea in questa battaglia, non solo medici ma anche ad esempio chi lavora nelle farmacie e nei supermercati. Voglio ricordare che la nostra banca è sempre rimasta aperta e abbiamo seguito obblighi di legge tutelando la salute dei nostri lavoratori attraverso i dispositivi di sicurezza e assicurando allo stesso tempo un servizio importante per i cittadini. Di questo non dobbiamo dimenticarcene”. La Bcc ha effettuato anche 25.000 euro di donazioni . 15.000 euro, sono in parte andati all’Ospedale di Santa Maria alla Gruccia e in parte alle terapie intensive nazionale. 10.000 euro sono stati invece destinati ai comuni della vallata a supporto della popolazione.

Articoli correlati