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Caso Rsa. Pd e Avanti Montevarchi: “bocciata la nostra proposta di nominare un Commissario Straordinario”

Ieri pomeriggio, in consiglio comunale a Montevarchi, si è di nuovo affrontato il caso della Rsa cittadina, colpita pesantemente dal Covid. Nel corso della discussione il Pd e Avanti Montevarchi hanno chiesto la nomina, di concerto con la Asl, di un Commissario straordinario pro-tempore con competenze sanitarie. Ma la proposta non è passata. “Una scelta – ha spiegato l’opposizione – per superare la drammatica crisi in atto alla Casa di Riposo. Non vediamo altre soluzioni per uscire dalla straordinaria fase di emergenza, ancora in atto, e per pensare anche e soprattutto al futuro della centenaria struttura montevarchina, tanto più che il contratto di servizio è in scadenza. Non solo: è anche necessario evitare, viste le conseguenze nefaste di quanto accaduto, assumere ogni iniziativa onde evitare che una possibile crisi Covid-19 o similare possa ripresentarsi”.
“Abbiamo appurato che, per tutta la fase di emergenza, – hanno aggiunto Pd e Avanti Montevarchi – il Sindaco ha di fatto sostituito nella gestione tutti gli organi dirigenziali della Casa di Riposo, Cda, Presidente e Direttrice, assumendosi in prima persona ogni decisione e anche, per quanto ci riguarda, la responsabilità politica personale e diretta della crisi più drammatica del dopoguerra della nostra città. Abbiamo chiesto quindi a Chiassai Martini di assumersi una responsabilità politica essenziale e, visto che fino ad oggi non è stato purtroppo fatto, di provvedere alla nomina di un Commissario straordinario pro-tempore con competenze sanitarie, specificando che su tale nomina avvenisse di concerto con la Asl, onde assicurare quella collaborazione che forse oggi è mancata, con l’autorità sanitaria sul territorio”.
“Dispiace purtroppo che questa ennesima richiesta di buon senso e di fattiva collaborazione sia caduta nel vuoto di fronte alla chiusura insensata del Consiglio Comunale, ripiegato ancora una volta totalmente sul volere del Sindaco. Siamo stati due giorni a discutere sulla Casa di Riposo e non siamo riusciti a  licenziare neanche un documento politico. La minoranza ha presentato un ordine del giorno che è stato sdegnosamente respinto dalla maggioranza e dal Sindaco senza richieste di modifiche né di mediazione, mentre nessun documento è stato presentato dalla maggioranza”.
“Il Consiglio Comunale, quindi, ha concluso il lungo dibattito senza prendere alcuna posizione in merito – ha sottolineato la minoranza -. Un’altra occasione persa per colpa dell’arroganza del Sindaco e l’inerzia dei Consiglieri di maggioranza di condivisione su un tema che sta a cuore a tutta la città. Per loro, evidentemente, alla Casa di Riposo è andato e va tutto bene”.

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