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In memoria delle vittime del terrorismo. La senatrice Pinotti cita a Palazzo Madama il libro di Filippo Boni

Roberta Pinotti, già Ministro della Difesa, ieri a Palazzo Madama nel suo intervento in memoria delle vittime del terrorismo ha citato il libro di Filippo Boni “Gli eroi di via Fani”.
Prima donna della Repubblica italiana a guidare il dicastero della Difesa nei governi Renzi e Gentiloni, la senatrice ha raccontato la storia e il sacrificio dei 5 agenti della scorta di Aldo Moro, lo statista democristiano il cui corpo senza vita fu ritrovato il 9 maggio del 1978, facendo riferimento esplicito al volume edito da Longanesi e scritto dal giornalista e vicesindaco di Cavriglia nel 2018. Una pubblicazione frutto di un lungo viaggio in solitaria che permise all’autore di ricostruire una pagina tragica della storia del nostro Paese e gli anni bui del terrorismo che lo insanguinarono.
“Due carabinieri e tre poliziotti. Nel bel libro intitolato «Gli eroi di via Fani», il giovane storico Filippo Boni – ha ricordato Pinotti – va a cercare le testimonianze dei loro familiari proprio per poterci raccontare la loro vita, perché la loro storia non venga dimenticata”. L’esponente politica ha portato in aula il volume e durante il discorso lo ha più volte ricordato. Cosi Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino e Francesco Zizzi, barbaramente uccisi dalle Brigate Rosse il 16 marzo 1978 per difendere Moro e poi dimenticati da gran parte dall’opinione pubblica insieme ai loro familiari, sono tornati a vivere suscitando emozioni nella sede del Senato della Repubblica.
I parlamentari hanno ascoltato quelle testimonianze di vita, che dovrebbero essere esempio per le nuove generazioni tributando alle vittime, alla fine della prolusione, un lunghissimo applauso.
I brigatisti non segnavano i nomi di chi colpivano e scrivevano: annientata scorta armata.”Noi, invece – ha concluso l’ex Ministro – questi nomi non dobbiamo dimenticarli, così come tutti i cittadini e le persone morte a piazza Fontana, a piazza della Loggia, nella strage del treno Italicus, nella strage di Bologna – solo per elencare gli episodi più cruenti – e sapere che ancora non tutta la verità è venuta alla luce e dobbiamo continuare a cercarla”.

L’intervento della Senatrice Pinotti

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