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Venturi e Trambusti: “sul Serristori un teatrino politico. Chiediamo le dimissioni della Mugnai”

Continuano le polemiche politiche sull’ospedale Serristori e dopo le ultime vicende Enrico Venturi, responsabile di Fratelli d’Italia di Figline Incisa e Valentina Trambusti della lista civica Crederci Insieme hanno chiesto le dimissioni della sindaca Mugnai. I due rappresentanti si sono detti sconcertati per quanto accaduto.
“Abbiamo assistito a un dialogo stampa sulla chiusura anticipata del nostro Pronto Soccorso che non possiamo che qualificare come un “ teatrino politico” tra rappresentanti locali e regionali della stessa area politica a discapito dei cittadini e degli operatori sanitari. La Sindaca Mugnai e il Pd locale – hanno aggiunto – si sono scagliati, infatti, contro i loro rappresentanti regionali, quasi come se fossero all’opposizione, per il ripristino h24 del nostro Pronto Soccorso, scordandosi però che erano stati proprio loro ad approvarne la riduzione dell’orario senza una garanzia del suo ripristino alla fine dell’emergenza sanitaria. Italia Viva si è aggiunta al dibattito contattando direttamente l’Assessore alla Salute Saccardi, responsabile in questi anni del depotenziamento del nostro Ospedale, ricevendo incredibilmente come risposta la non conoscenza da parte di questa della riduzione dell’orario del Pronto Soccorso”.
“Anche alla luce del caso del salvataggio del quindicenne in stato di shock allergico da parte degli infermieri del Serristori – hanno proseguito Trambusti e Venturi – riteniamo gravissima la mancata conoscenza della situazione figlinese da parte dell’assessore Saccardi e preoccupante che, mentre il centrosinistra locale e regionale è impegnato nel solito gioco del “rimbalzo delle responsabilità”, ancora non sia stato ripristinato il Pronto Soccorso h24. Ribadiamo, in questo senso, la necessità delle dimissioni della Sindaca Mugnai e ci chiediamo se, almeno in merito a questa vicenda, la lista civica di maggioranza “ Per Figline Incisa” prenderà una posizione distante dagli alleati del Partito Democratico”.

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