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Delitto di Levane: chiesta la perizia psichiatrica per il padre omicida

Il Pm Laura Taddei ha chiesto la perizia psichiatrica per Billa Miah, il padre che il 21 aprile scorso, in pieno lockdown, ha ucciso con un coltello a forma di roncola la figlia di 3 anni e mezzo nell’appartamento di via Togliatti a Levane.
Nell’interrogatorio di garanzia davanti al Gip Fabio Lombardo l’uomo, difeso dall’avvocato Nicola Detti, si è avvalso della facoltà di non rispondere e ora per cercare di far luce sulla drammatica vicenda si dovranno attendere le risultanze della relazione del perito al quale sarà conferito l’incarico il prossimo 10 giugno.
L’operaio orafo bengalese di 39 anni, che compiuto il delitto si era calato in un pozzo vicino a casa, si trova ancora ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale delle Suore Oblate di Firenze dove era stato trasferito dopo un’unica notte trascorsa nel carcere fiorentino di Sollicciano.
L’iter giudiziario prevede anche l’audizione in incidente probatorio e con il supporto di uno psicoterapeuta del fratello dodicenne della vittima. Come si ricorderà il ragazzino nel tentativo di difendere la sorellina era stato a sua volta colpito alla testa ma era riuscito a sfuggire alla furia del babbo rifugiandosi al piano terra della palazzina.
Al momento dell’omicidio i due bimbi stavano guardando i cartoni animati in Tv e la mamma era andata a fare la spesa.

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