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Simona Neri: “la preside Garra ha rifiutato la nostra proposta di far incontrare gli studenti negli stadi comunali per un saluto finale”

“Non posso che esprimere dispiacere per il rifiuto da parte della Preside Garra della nostra proposta di far incontrare, negli stadi comunali, le classi quinte elementari e terze medie per un saluto veloce ed in totale sicurezza a chiusura di un anno scolastico così particolare e difficile per tutti”. Lo ha detto il sindaco di Laterina Pergine Simona Neri, contrariata per la risposta negativa da parte della dirigente scolastica. “A lei – ha aggiunto il sindaco – non è stata richiesta nessuna responsabilità giuridica o organizzativa, visto che il sabato i bambini non vanno a scuola. La presenza di preside e docenti era stata richiesta per dare un significato alla giornata, non per assumersi responsabilità del rispetto delle distanze o dei protocolli disciplinari. Questa scelta non può essere quindi dettata da motivazioni di ordine di sicurezza, la scuola non ha responsabilità e la giornata è extrascolastica: negare la propria partecipazione, in questo particolare momento storico, semplicemente significa voler privare questa iniziativa del suo grande valore simbolico”.
Simona Neri ha poi annunciato, stamani, di aver ricevuto dalla preside una comunicazione nella quale definisce “opinabile” la volontà di organizzare i centri estivi negli edifici scolastici. Il sindaco ha ricordato che la scelta dei plessi è legata al fatto che si tratta di locali già adeguati per il rispetto delle prescrizioni igienico sanitarie previste dal protocollo sulla sicurezza. “Prendiamo atto che l’istituto Mochi non collaborerà allo spostamento provvisorio del proprio materiale didattico e pertanto chiediamo che venga comunicato a questa amministrazione l’elenco dei beni inventariati che dovranno essere custoditi – ha aggiunto – . Noi abbiamo lottato come una vera comunità in questa grave emergenza. E certamente i nostri ragazzi hanno fatto enormi sacrifici. Perché più di tutti hanno bisogno di socializzare. Adesso il paese è fuori dal lockdown, i genitori che hanno un lavoro sono tutti tornati a lavorare, i ragazzi possono uscire e tornare ad incontrarsi”.
Simona Neri si è chiesta che rischio potrebbe rappresentare organizzare, con il supporto della Protezione Civile, un incontro controllato di un’ora in spazi aperti come dei campi sportivi nel pieno rispetto delle misure di sicurezza. “Io sono orgogliosa della mia comunità perché ha saputo rispettare le regole con grande disciplina ma non per questo ha perso la sua umanità, la voglia di stare insieme, di volersi bene e di dimostrare che il nostro prossimo per noi è importante – ha proseguito – . La nostra è una comunità di persone libere e responsabili, non abbiamo certo bisogno che sia la preside che ci scrive da Frosinone a ricordarci che sta a noi decidere, perché lo sappiamo benissimo da soli. Ma l’intento dell’amministrazione è uno solo: permettere che i nostri ragazzi possano avere un ricordo nitido del loro ultimo giorno di scuola che li possa accompagnare per tutta la loro vita e, al contempo, fargli sentire la gratitudine e la riconoscenza per come hanno contribuito, ognuno di loro, a combattere il maledetto virus adottando con disciplina comportamenti corretti seppur faticosi”.
“L’amministrazione a nome della comunità li vuole ringraziare uno ad uno. In sicurezza.”. Il sindaco ha concluso ricordando che, se questa drammatica stagione non ci ha insegnato ad avere un po’ più di coraggio e di attenzione per il prossimo, allora davvero abbiamo fallito. “Abbiamo e stiamo continuando ad essere determinatissimi nell’adottare tutte le misure necessarie per combattere il contagio. Ma non accettiamo che il contagio sia l’alibi per non fare, per rassegnarsi a ridurre tutto: speranze, impegno, generosità, attenzione per gli altri. Forse non si è capito che la stagione che inizia oggi non può e non deve continuare ad essere la stagione di chi, per non sbagliare, per non rischiare, per “non avere beghe” non fa nulla o il minimo indispensabile. Non solo la nostra comunità, ma il Paese tutto, avrà bisogno di maggior forza ed altruismo”.

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