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Rifiuti, La Rsu di Alia proclama lo stato di agitazione. “I lavoratori sono esausti”

La Rsu di Alia proclama lo stato di agitazione: “dagli appalti alle ferie: troppe insufficienze di gestione, lavoratori esausti”. La situazione emergenziale –scrive la Rsu in un comunicato congiunto- dovuta alla necessità del contenimento del Coronavirus ha portato presto alla luce le insufficienze di una azienda, Alia, la cui mancanza di programmazione e la pessima gestione quotidiana dei servizi e del personale ha inasprito le relazioni con tutti i lavoratori delle tre province di Firenze, Prato e Pistoia, i quali sono stati sempre presenti sui luoghi di lavoro in un momento difficile come quello del lockdown con professionalità e disponibilità. La Rsu di Alia è molto preoccupata per l’andamento aziendale, preoccupazione condivisa dai lavoratori.La prima impresa di igiene ambientale in Toscana (che gestisce il ciclo dei rifiuti anche a Figline Incisa e Rignano) non può essere condotta con superficialità e approssimazione, e ci inquieta- si legge nel comunicato-che la politica non sia attenta a queste dinamiche. A distanza di tre anni dell’affidamento del servizio, Alia non ha mai cambiato il “passo” e non sembra all’altezza delle sfide che l’attendono rimanendo ancorata ai modelli delle precedenti gestioni. I lavoratori sono esausti- termina la nota- e non accettano di vedere l’azienda in queste condizioni, pertanto è stato proclamato lo stato di agitazione con tutte le forme di lotta necessarie.

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