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Serristori. I 5 Stelle di Reggello: “torni ad essere un ospedale per acuti e non una ruota di scorta dell’OSMA”

Il Movimento 5 Stelle di Reggello, attraverso il consigliere comunale Roberto Grandis, è intervenuto in merito al futuro dell’ospedale Serristori di Figline, chiedendo risposte certe e sollecitando i sindaci a farsi sentire, accusandoli non solo di non indignarsi, ma anche di ostentare sicurezza sulla sorte del nosocomio, pensando che i patti territoriali siano ancora conservati intatti in cassaforte.
“Mentre il Sindacato Cobas, il Comitato Salviamo il Serristori ed i lavoratori dell’ospedale denunciano l’ennesimo gioco sotto banco da parte dell’assessore regionale Saccardi e dell’Azienda sanitaria nello smantellamento dei servizi all’interno dell’ospedale – ha detto Grandis – ormai ridotto ad una serie di ambulatori, con un Pronto Soccorso aperto con un orario di fabbrica, non è pervenuto un solo segnale forte da parte dei rappresentanti politici eletti nelle istituzioni comunali”.
Il Movimento 5 Stelle ha ricordato che già ad ottobre 2017 venne presentata una mozione unitaria da parte delle opposizioni presenti nei consigli comunali del Valdarno fiorentino per portare l’assessore Saccardi a rispondere davanti ai cittadini circa la strategia da porre in essere per ripotenziare l’ospedale. Fu chiesto anche per quali motivi i patti territoriali non furono rispettati e furono esposti punti del cronoprogramma di sviluppo delle attività ospedaliere.
“Vorrei ricordare inoltre che molte giunte con Sindaci dello stesso partito dell’assessore Saccardi, bocciarono la mozione con la motivazione che il lavoro dell’assessore Saccardi era ottimo, e il cronoprogramma stava rispettando i tempi – ha spiegato Grandis -. Ci domandiamo quali tempi e quale sviluppo? Lo sviluppo di quale attività? Quella dell’ospedale pubblico oppure della vicina clinica privata che in convenzione usufruisce delle strutture pubbliche e di notevoli elargizioni. A scapito dei piccoli ospedali territoriali si è preferito spendere milioni in nuove strutture in project financing , sono cioè stati spesi milioni per strutture dove quasi tutti i servizi sono gestiti dai privati a cui vanno i proventi”.
I 5 Stelle hanno ricordato che in questo periodo di pandemia è stato evidenziato come una politica ospedale-centrica abbia sottratto risorse ai presidi del territorio e questo ha avuto effetti drammatici. “La politica regionale ha smantellato la sanità territoriale ed i piccoli ospedali che sono quelli che presidiano il territorio, sono quelli maggiormente accessibili dalla popolazione, sono quelli che raccolgono i primi sintomi proprio perché piccoli, più vicini alla realtà e per questo più sensibili – ha aggiunto il Movimento -. Appoggiamo quindi la lotta a sostegno dell’ospedale Serristori e chiediamo, come nella mozione del 2017, che torni ad essere un ospedale per acuti e non una ruota di scorta dell’OSMA, di mantenere un adeguato livello dei servizi dell’ospedale ed una riqualificazione dello stesso, come atto dovuto nei confronti dei cittadini del Valdarno”.

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